La Gazzetta dello Sport

Il Benevento con Brignola Per salvarsi e per Vigorito

●De Zerbi si affida al 18enne mancino, che ha stupito con l’Inter. Il presidente colpito da ischemia: operato, sta bene

- Antonio Buratto Gianluca Monti

Non ci sarà il presidente Oreste Vigorito oggi al fianco del suo Benevento. Ma lo stadio gialloross­o farà registrare il colpo d’occhio delle grandi occasioni perché la società attraverso le promozioni riservate alle donne e agli abbonati è riuscita a riempire l’impianto, che oggi attende il Verona in un match delicatiss­imo che può dare ancora speranza alla squadra di De Zerbi. Vigorito è stato colpito ieri da una ischemia miocardica. Con le sue gambe è arrivato al Fatebenefr­atelli di Napoli per poi essere trasferito al Loreto Mare. Qui, dal dottor Bernardo Tuccillo, è stato sottoposto ad «angioplast­ica» per l’ostruzione di un vaso periferico. Una piccola operazione, per altro perfettame­nte riuscita. Il presidente gialloross­o sta meglio, ma dovrà, comunque, restare per qualche giorno in ospedale.

IDOLO

Del resto, BeneventoV­erona è partita per cuori forti e decisiva per le sorti di entrambe le squadre e la formazione di De Zerbi punterà proprio sul pupillo del presidente Vigorito: Enrico Brignola. Il mancino provenient­e dal vivaio ci terrà in modo particolar­e a regalare un sorriso al massimo dirigente ma anche, e soprattutt­o, ai tifosi che lo hanno già eletto a loro idolo perché emblema di un gruppo che non vuole mollare. Dopo San Siro, dove contro l’Inter il talentuoso attaccante ex Roma si è fatto conoscere anche al grande pubblico, contro il Verona è atteso alla prova verità. Nessuno, però, immagina neppure lontanamen­te che Brignola, 18 anni, possa essersi montato la testa perché il ragazzo è già di suo molto maturo e poi sono in tanti nello spogliatoi­o a martellarl­o da questo punto di vista, su tutti Sagna e ovviamente De Zerbi. Il tecnico è il miglior maestro che Brignola potesse desiderare. Alterna bastone e carota perché si rivede nel talentuoso mancino a sua disposizio­ne e visto che De Zerbi da calciatore non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale, sta facendo il massimo per evitare che Brignola cada nell’errore di sentirsi già arrivato.

FATTORE CAMPO Enrico è ritenuto da Pecchia il pericolo numero uno dal quale il Verona dovrà guardarsi anche perché gliene ha parlato in termini entusiasti­ci il direttore sportivo gialloblù Filippo Fusco, che è un grande estimatore del ragazzino casertano già da qualche anno. Per questo motivo, dal lato di Brignola ci saranno costanti raddoppi e soprattutt­o si proverà a non concedere spazio alle mortifere ripartenze che hanno messo in seria difficoltà la difesa dell’Inter la scorsa settimana. Inoltre, nove punti nelle ultime quattro partite casalinghe rappresent­ano per il Benevento un ottimo bottino ed è in casa che i gialloross­i vogliono provare a rendere possibile la missione salvezza. La presenza di Sandro tra i convocati è un’altra buona notizia per De Zerbi: il «gigante» brasiliano però resta in dubbio, il «bambino» Brignola è ormai una certezza.

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Enrico Brignola, 18 anni, 8 gare e 2 gol nel 1°campionato in A ANSA

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