La Gazzetta dello Sport

Genoa avanti con i suoi jolly Hiljemark c’è Svolta Bessa?

●I due giocatori arrivati a gennaio sono punti fermi: all’ex Palermo manca solo il gol, l’ex Verona cerca il guizzo

- Francesco Gambaro

GENOVA

Muscoli e fosforo al servizio del Grifone. Oscar Hiljemark e Daniel Bessa sono i due volti nuovi del centrocamp­o rossoblù. Arrivati entrambi a gennaio su indicazion­e di Ballardini, in poco tempo hanno conquistat­o i gradi da titolare. Se fino alla gara contro l’Udinese il centrocamp­o del Genoa si reggeva su Rigoni (oppure Omeonga), Veloso e Bertolacci, dalla partita contro la Lazio Ballardini ha cominciato la sua opera di rinnovamen­to. All’Olimpico il tecnico romagnolo ha gettato subito nella mischia Hiljemark, complice anche l’infortunio di Miguel Veloso. Lo svedese è andato ad occupare il ruolo di mezzala sinistra, facendo «traslocare» Bertolacci in cabina di regia. Per Ballardini non è stata una scoperta, ma piuttosto una conferma della duttilità di Hiljemark. Il tecnico ravennate lo aveva già allenato a Palermo, schierando­lo sempre titolare: «Con me Hiljemark ha giocato da mezzala o nei due mediani – ha spiegato Ballardini - È un giocatore generoso e dinamico. Ha qualità e quantità. È bravo negli inseriment­i. La sua presenza si farà sentire anche in zona gol. Ci godremo un giocatore così». E in effetti il Genoa se lo è goduto da subito. Contro la Lazio Oscar ha pennellato per Laxalt il cross del 2-1, dopo aver messo lo zampino anche nel primo gol. E dalla trasferta di Roma non è più uscito di squadra. Oscar compone con Laxalt una formidabil­e catena sulla fascia sinistra. Forse non è un caso che dal suo arrivo l’esterno uruguaiano sia tornato ad esprimersi ad alti livelli, segnando 2 gol preziosiss­imi contro Lazio e Chievo nella volata salvezza. L’unica cosa che manca ancora a Hiljemark è proprio il gol: un anno fa, durante la sua prima (e non troppo fortunata) esperienza rossoblù, andò a segno 2 volte contro Fiorentina ed Empoli. In rosanero aveva fatto ancora meglio: 4 reti compresa una doppietta contro il Milan a San Siro. Il suo contributo in zona gol sarebbe fondamenta­le per una squadra che ha il terzo peggiore attacco della Serie A.

BESSA Se Hiljemark ha avuto subito un impatto molto positivo, Bessa invece ha dovuto faticare un po’ di più per convincere Ballardini a concedergl­i spazio importante. Nelle prime due partite il tecnico ravennate gli ha infatti preferito Rigoni. La svolta è avvenuta contro l’Inter quando l’ex veronese è partito titolare. E così è stato anche a Bologna. A dire il vero, dall’italo-brasiliano ci si aspettava qualcosa di più soprattutt­o in fase offensiva. L’anno scorso Bessa fu uno dei grandi protagonis­ti della promozione del Verona in Serie A con un ricco bottino fatto di 8 gol e anche 4 assist. Ballardini, però, ci crede. È convinto che sia l’uomo giusto per alzare il tasso tecnico del centrocamp­o genoano. «Daniel è bravo con la palla. Ha qualità e senso del gioco. Può ricoprire diversi ruoli. In passato ha fatto il regista, ma può giocare anche dietro le punte», la spiegazion­e fornita da Ballardini riguardo le doti tecnico-tattiche del suo giocatore. E nel ballottagg­io con Rigoni, l’ex veronese parte favorito anche oggi.

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LAPRESSE Oscar Hiljemark, 25, rientrato al Genoa dal Panathinai­kos

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