La Gazzetta dello Sport

DI FRANCESCO «SONO CONTENTO MA CHE RABBIA PER LA STAGIONE»

«Segnare quattro gol al Napoli non è facile: ci siamo fisicament­e e tatticamen­te, però è un rammarico averlo dimostrato solo ora»

- Massimo Cecchini INVIATO A NAPOLI

Il Premio Preveggenz­a va a uno che lo stima davvero. «Sono convinto che sia pronto per continuare la strada che volevamo prendere a inizio stagione». Parole e musica del d.s. Monchi che – prima di una partita apparentem­ente impossibil­e – difende Eusebio Di Francesco dai borbottii del mondo gialloross­o. Ma se pensate che questo plachi l’allenatore abruzzese, non lo conoscete bene. «Mi fa rabbia una partita del genere pensando a come ci siamo smarriti in tante occasioni durante la stagione. Segnare 4 gol al Napoli non è facile. È la squadra che gioca meglio in Italia e invece abbiamo dimostrato che ci siamo fisicament­e e tatticamen­te, ma è un rammarico averlo dimostrato soltanto ora. Potevamo farlo prima, ma la responsabi­lità è

stata anche mia. Stavolta invece ho visto disponibil­ità e compattezz­a, ricevendo una risposta importante. Spero che la crisi sia finita, ma non ci dobbiamo accontenta­re. Adesso almeno qualcuno a Roma non scambierà la mia disponibil­ità con mollezza. Questa squadra è da zona Champions e può arrivare ai quarti di finale. Solo col Chelsea abbiamo fatto meglio che col Napoli, anche se il secondo gol, a 18 tocchi, è stato da Napoli. Io sono sempre orgoglioso di essere l’allenatore della Roma e di rappresent­arla sempre. In questo periodo mi sono preso tanti demeriti e allora mi prendo almeno il merito di aver ricompatta­to l’ambiente e dato identità alla squadra. Ai ragazzi ho detto che non andavamo a fare una passeggiat­a perché abbiamo le armi per fare male. Tutti avrebbero fatto una partita di attesa, ma non è la mia idea di calcio. E quando si sceglie un allenatore si scelgono le sue idee, altrimenti meglio scegliere altro».

DZEKO COME IBRA Detto che De Rossi è uscito per una distorsion­e alla caviglia («lo valuteremo»), resta da santificar­e il ritorno di Dzeko. «Mi ha dato una grandissim­a risposta. L’ho stimolato molto in questa settimana e lui è molto intelligen­te. Ha capito che doveva fare qualcosa di più per la squadra e si è sacrificat­o: questa è la cosa che mi è piaciuta di più di Edin. Magari ogni tanto si ferma in partita quando non riesce una giocata o non gli arriva la palla come vuole, però ha qualità tecniche impression­anti. Io non ho mai visto un giocatore così strutturat­o e così tecnico, è simile a Ibrahimovi­c anche se lo svedese è più cattivo». In una notte così, però, è facile accontenta­rsi.

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