«Novara, con Conegliano ci giochiamo la stagione»
●Chirichella prima del match europeo Alla Igor bastano 2 set per la certezza del passaggio ai playoff. Imoco già qualificata
Si dice che nello sport la grandezza di una squadra vincente la misuri la forza degli avversari. Di sicuro, sono i grandi dualismi a rendere ancor più speciali le stagioni e le competizioni emozioni. E in questo momento, c’è un dualismo che sta dilagando nella pallavolo femminile. Dopo aver occupato la scena nazionale, questa sera si trasferisce in Europa. Novara e Conegliano sono, a oggi, il meglio che il campionato sta esprimendo ma anche le protagoniste di una rivalità sempre più sentita, che le sta esaltando nel tentativo reciproco di superare l’avversaria. Ce lo dicono i numeri dei 4 precedenti stagionali: 2 vittorie a testa, con le campionesse d’Italia che hanno però prevalso nelle due finali, in Supercoppa e Coppa Italia. Due tie break disputati, 9 set vinti a testa, 375 punti messi a terra da Novara, 390 da Conegliano. A questo si aggiunga il testa a testa in campionato, dove l’Imoco guida con 49 punti, 3 soli in più delle piemontesi, a due turni dal termine e con l’ultimo scontro diretto (il sesto) in programma proprio domenica in terra veneta.
VIETATO SBAGLIARE Questa sera (a Novara alle ore 20.30) la sfida si trasferisce in Champions League, in una gara da dentro o fuori, soprattutto per Novara (4 vittorie, 11 punti), a caccia di punti per strappare il primato nel gruppo B proprio ai danni di Conegliano (5vittorie e 13 punti), ma soprattutto per evitare la possibile beffa di una eliminazione nei complicati calcoli per determinare le migliori seconde dei quattro gironi. «Per noi quella di stasera è una finale, una gara secca che non possiamo sbagliare – spiega Cristina Chirichella, centrale di Novara e capitana all’ultimo Europeo della Nazionale italiana – perché a questo punto non c’è spazio per i calcoli. Se vogliamo conquistarci il passaggio del turno, dobbiamo battere l’Imoco, un’altra volta». Finora nelle gare decisive Novara ha sempre prevalso. In Europa, però, Conegliano può schierare tutte le straniere e questo nella gara di andata ha fatto la differenza. «Sappiamo di affrontare una grande squadra, che al completo in Champions League (in Europa non c’è il limite delle 4 straniere in TARANTINI campo, ndr) è ancora più forte. Ma siamo pronte a giocarcela con il coltello tra i denti, sapendo che loro di sicuro non ci regaleranno nulla. Ormai ci conosciamo a memoria, in campo vogliamo superarci, la differenza la faranno i particolari. Per questo sarà importante rimanere sempre con la testa nella partita, per cogliere ogni occasione».
PRONTE Potrà influire il fresco ricordo della finale di Coppa Italia e il fatto di arrivare da un periodo, per entrambe, ricchissimo di impegni. «La nostra vittoria di Bologna potrebbe anche pesare, ma come noi abbiamo dovuto voltare pagina in fretta, per rituffarci in Champions e campionato, anche Conegliano si sarà di certo messa alle spalle la delusione della sconfitta. Quanto alla stanchezza, abbiamo lavorato in modo specifico per arrivare pronte fisicamente e di testa a questo periodo decisivo. La fatica c’è, ma quando affronti partite come questa, appena scendi in campo l’adrenalina ti fa superare ogni cosa, almeno fino a quando non è caduto l’ultimo pallone».