La Gazzetta dello Sport

Qui Tour of Oman Nibali si misura sulla prima salita

●Oggi lo Squalo trova la Green Mountain. Per capire meglio a che punto è

- ci. sco. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Volevo vedere come reagivano gli altri. E aiutare il mio compagno Gorka Izagirre a prendere dei secondi d’abbuono...». Vincenzo Nibali commenta così il primo attacco della stagione. È arrivato al nono giorno di competizio­ne, nella quarta tappa del Tour of Oman. Lo Squalo ha allungato all’ultimo passaggio della salita di Al Jabal Street, e Miguel Angel Lopez, suo ex compagno all’Astana, è stato il primo a rispondere. Sul traguardo posto all’altezza del Ministero del Turismo di Muscat, poi, a mettere tutti d’accordo nello sprint di una ventina di unità è stato Magnus Cort Nielsen. Il 25enne danese dell’Astana aveva già sfiorato il successo al recente Dubai Tour (2 secondi posti, più quello in classifica finale), e stavolta ha spento le ambizioni di due italiani: secondo si è piazzato Giovanni Visconti, terzo Alberto Bettiol. Quest’ultimo, nel Sultanato, è al debutto stagionale (e con la Bmc), mentre il 34enne siciliano della Bahrain-Merida si era già piazzato 4° in una tappa della Vuelta Valenciana: il suo capitano Nibali alla fine ha chiuso 15°, mentre in classifica generale non ci sono state grandi variazioni. La maglia di leader è sempre sulle spalle del belga Greg Van Avermaet (Bmc), ieri 4°: l’olimpionic­o e re della Roubaix ha 9” su Lutsenko e 13” su Haas, con Nibali 11° a 33”. Una graduatori­a che oggi è destinata a cambiare volto.

PROSPETTIV­E «Domani è un altro giorno». Nel riferirsi all’atteso traguardo alla Green Mountain (circa 6 km al 10% medio di pendenza), considerat­a l’Alpe d’Huez dell’Oman, Nibali ha scelto la celebre frase di Rossella O’Hara in Via col Vento. Il 33enne siciliano ha già conquistat­o due volte questa montagna, nel 2012 e nel 2016. La condizione finora non è apparsa malvagia, anche se va considerat­o che a causa dell’imprevisto stop alla Vuelta San Juan in Argentina (quando un virus non gli ha permesso di prendere il via) lo Squalo a gennaio ha perso una settimana circa di lavoro. Potrebbe provarci in prima persona, oppure mettersi a disposizio­ne proprio di Gorka Izagirre, che nella classifica generale è 4° a 16” dal primato. Anche se il favorito sulla carta è il più scalatore del lotto, cioè il 24enne Lopez, che in classifica è quinto a 24” da Van Avermaet ed è pronto al decollo nel primo test in salita di una stagione in cui è atteso al ruolo di capitano al Giro d’Italia. Già vincitore del Giro di Svizzera 2016, e di due tappe all’ultima Vuelta (chiusa all’8° posto), il colombiano dell’Astana si ritrova con l’eredità pesante di Nibali e Aru da raccoglier­e. Ma il talento è indiscutib­ile.

Per restare in tema di talento, scalatori e prospettiv­e, oggi sarà anche il primo vero test in salita tra i profession­isti per Nicola Conci, uno dei tre «neo» italiani passati quest’anno nel WorldTour. Le referenze del 21enne trentino della Trek-Segafredo sono ottime e finora in Oman si è disimpegna­to bene: è 13° a 38” in classifica.

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Vincenzo Nibali in fuga BETTINI

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