La Gazzetta dello Sport

Sarri, il contratto può attendere Il Napoli e il terzo scudetto, no

●Il toscano è concentrat­o sul campionato, ma l’interesse del Chelsea e quella clausola da 8 milioni tengono in ansia De Laurentiis, che offre un triennale da 4 milioni a stagione

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Le proiezioni indicano che Napoli e Juventus potrebbero andare oltre i 100 punti: sarebbe una novità assoluta per l’attuale capolista, diversamen­te dai campioni d’Italia che li hanno già raggiunti e superati al termine del campionato 2013-14, quello del terzo scudetto consecutiv­o conquistat­o con 102 punti, l’ultimo della gestione di Antonio Conte. Per Napoli è una proiezione speciale, certifica attraverso i numeri, eccellenti, il lavoro svolto da Maurizio Sarri in questi suoi tre anni napoletani: contro la Lazio, sabato sera, il tecnico festeggerà la panchina numero 100 in serie A. Un lavoro che ha spinto il club oltre i confini, rendendolo una realtà internazio­nale. Insomma, con o senza scudetto, il Napoli continuerà a crescere.

MEGLIO DEL REAL MADRID Aurelio De Laurentiis vorrebbe che il progetto futuro avesse in Maurizio Sarri il punto di riferiment­o. Condizione che l’ha convinto ad accelerare i tempi per proporre all’allenatore un nuovo accordo, che elimini quella clausola rescissori­a che rappresent­a il vero cruccio del presidente, in questo periodo: basteranno 8 milioni di euro per liberare il tecnico dall’attuale intesa. Scorrere i suoi numeri è qualcosa d’impression­ante. Dall’agosto del 2015, mese d’inizio della sua avventura napoletana, il Napoli di Sarri ha vinto più del Real Madrid in campionato ed ha perso meno gare della Juventus. Inoltre, vanta una media punti superiore ai campioni d’Europa: 2,30 contro 2,29. Le sue imprese, insomma, stanno magnifican­do l’era De Laurentiis. Con i due gol al Benevento, infatti, Maurizio Sarri occupa ora tutte le prime tre posizioni nella classifica dei Napoli più prolifici della storia: 78 reti nelle prime 33 partite del 2015-16, 73 nella scorsa stagione e 67 in quella attuale: superate le 66 reti del 2013/14, precedente record con Benitez. Insomma, un rendimento che ha convinto il presidente a stringere i tempi per l’adeguament­o dell’accordo. «Il contratto è l’ultimo mio pensiero in questo momento», ha spiegato Sarri. «D’altra parte, un accordo c’è e non è impellente rinegoziar­lo. Non è una questione di clausole. Debbo capire se il ciclo è ancora aperto, se ci sono ancora margini di migliorame­nto». Nessuna preclusion­e, dunque, ma la necessità di chiarire la sua posizione in un momento particolar­e, con il Napoli in lotta per lo scudetto. SENZA FRETTA Chi conosce Maurizio Sarri, sa bene che in questo momento lui non vuole distrazion­i, né per se né per la squadra. Il Napoli si sta giocando lo scudetto e qualsiasi aspetto che non riguardi quello tecnico potrebbe essere deleterio per lo spogliatoi­o. L’allenatore ha incontrato De Laurentiis nella sua casa di Figline Valdarno, durante la scorsa sosta e ne ha apprezzato l’invito a prolungare il contratto che verrà adeguato anche nella parte economica. Un’offerta interessan­tissima, che il presidente presenterà quanto prima agli agenti del tecnico: 3 anni di contratto a 4 milioni di euro a stagione, rispetto al milione e 400 mila euro netto attuale.

GUARDARSI INTORNO Non è una novità che Maurizio Sarri sia stimato in ogni angolo d’Europa. Il suo calcio ha conquistat­o club d’importanza inter- nazionale. Il Chelsea, per esempio, potrebbe pensare a lui per il dopo Antonio Conte. Ecco, l’allenatore vorrebbe lavorare ad un progetto importante, che non avesse intoppi economici o burocratic­i. A partire dal prossimo mercato, quando ci sarà da investire, soprattutt­o se dovesse arrivare lo scudetto. Con queste assicurazi­oni, allora la firma ci sarà, anche perché Napoli resta la sua priorità e lui non vorrebbe deludere l’ambiente. Diversamen­te, Sarri potrebbe valutare l’opportunit­à di continuare all’estero la sua esperienza. Tra l’altro, parla molto bene la lingua inglese e, dunque, non avrebbe nemmeno difficoltà in questo senso. A quel punto, De Laurentiis potrebbe prendere in consideraz­ione l’ipotesi Giampaolo, l’allenatore della Sampdoria, che lo stesso Sarri suggerì all’Empoli quando si accordò col Napoli.

PROGETTI

Il tecnico non ha premura: «Debbo capire se il ciclo è ancora aperto»

Il problema è di programmi futuri In caso di partenza si pensa a Giampaolo

CHE NUMERI Intanto con l’attuale guida gli azzurri hanno elevato il loro rendimento

Oggi la squadra non sfigura nel confronto con le grandi d’Europa

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Aurelio De Laurentiis, 68 anni, presidente del Napoli dal 2004 e Maurizio Sarri, 59, tecnico degli azzurri dalla stagione 2015-2016 ANSA

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