MERCATO CON PALLA IN GIOCO=STRESS
Tecnici e giocatori mascherano trattative con scuse incredibili
Otto giorni son lunghi da passare: soprattutto se, in mezzo, c’è un’altra giornata di campionato. Alle battute finali del mercato la frenesia prende il sopravvento, fatalmente. L’aggravante è quando i calciatori e i loro allenatori rischiano di perdere la concentrazione a ridosso degli impegni di campo. In questi ultimi giorni ci siamo imbattuti in vicende spesso contraddittorie. Prendiamoci il bello con l’iniziativa del Bologna di affidare a Simone Verdi la fascia di capitano in segno di ringraziamento per aver scelto di restare sino a giugno in rossoblù. Peccato che quasi in contemporanea abbia fatto rumore la polemica di Sarri con Marotta, reo (ai suoi occhi) di aver pilotato il no del Sassuolo per Politano in azzurro. Così come convince sino a un certo punto l’impiego dell’attaccante neroverde contro il Torino soltanto nel finale: il giocatore non aveva forse la testa per dare il meglio? Rischi del momento. Lo stesso Di Francesco non ha dubitato a schierare a San Siro sia Dzeko sia Nainggolan, entrambi al centro di clamorose trattative. I due giallorossi hanno risposto con una prestazione inappuntabile, a conferma che la professionalità alla lunga prevale sempre.
Tra le spigolature del periodo fa sorridere la vicenda del neocrotonese Ricci. In settimana il Genoa aveva emesso un comunicato per decretarne l’indisponibilità fisica. Poi l’esterno romano si è unito ai vecchi compagni del Crotone ed evidentemente una pozione magica l’ha rimesso in piedi al meglio per Zenga. Tant’è vero che a Verona ha pure segnato un gol da incorniciare. Tra le stranezze di questi giorni c’è l’accantonamento a sorpresa di Duvan Zapata, di ritorno dalla Colombia con festeggiamenti prolungati per il fresco matrimonio. Almeno, così Giampaolo ha spiegato la sua esclusione contro la Fiorentina. Ma i più maliziosi sostengono che la distrazione possa essere figlia di qualche tentazione di mercato. Da tempo gli allenatori si battono per ridurre al minimo le finestre per le contrattazioni, proprio per evitare pericolosi condizionamenti in vista delle gare. E queste storielline giustificano le loro lamentele. C’è chi, poi, come Luciano Spalletti approfitta del momento per rendere pubbliche le sue esigenze tecniche. Lui insiste per avere un centrocampista alla Ramires, pronto per unirsi alla causa comune della Champions. Il suo intervento in diretta mette pressione ad Ausilio e Sabatini, a conferma che la dialettica tra i vertici tecnici è fondamentale nella vita quotidiana di una società di calcio. E il calcio-mercato è da sempre l’ambito più delicato, visto che si presta a mille interpretazioni. In particolare quando la fretta diventa una compagna ingombrante.