Flash Douglas si è italianizzato: tira di meno ma gioca per gli altri
Flash Douglas cerca fissa dimora in casa Juve. Per uno che ha questo soprannome non dev’essere stato facile adeguarsi alla partenza a singhiozzo della nuova vita bianconera. Douglas Costa è arrivato a Torino come argenteria pregiata del mercato, il top player scelto da Allegri per il salto di qualità europeo, ma nei primi mesi è diventato la riserva di Cuadrado, già sintonizzato sulle frequenze dell’allenatore: alla Juventus non basta che un esterno abbia tecnica e mille soluzioni offensive, deve saper pure difendere.
PIÙ SCHEMI, MENO GOL Nei primi tempi era indomabile, ora Douglas non è più anarchico e reclama più spazio. Al Bayern, dove è stato due anni (uno con Guardiola, che gli ha insegnato a rendersi utile in fase di non possesso, e l’altro con Ancelotti, più tribolato), segnava e tirava di più, a Torino è più coinvolto nel gioco: più assist, più occasioni create, più uomini saltati, più passaggi e palle recuperate. In A è il giocatore con più dribbling riusciti per minuti giocati: 5,09 a partita.
OCCASIONE Dopo aver decodificato il calcio di Allegri, il brasiliano punta a diventare una presenza stabile nell’undici titolare. Finora su 23 partite ne ha giocate 14 dall’inizio (8 in campionato). A Napoli sfruttò la panchina di Cuadrado per mettere in vetrina le sue doti di tecnica e velocità: alle radici del gol di Higuain brilla la sua azione lucida e generosa, con ripiegamento e raddoppio difensivo, recupero palla e gestione perfetta sotto ogni punto di vista. Contro il Torino (quarti di Coppa Italia) ha segnato il primo gol importante da juventino (dopo quello inutile nella sconfitta con la Lazio), a Cagliari, pur partendo dalla panchina, ha trovato spazio e tempo per l’assist decisivo a Bernardeschi. Con Cuadrado ancora out (il colombiano ha un’infiammazione all’inguine: difficile stimare i tempi di recupero), il fulmine ha la chance per convincere Allegri (rientrato ieri a Vinovo dopo tre giorni d’influenza) che sa essere non solo luccicante ma utile. Col Genoa lui e Bernardeschi (titolare e decisivo nell’ultima di A) si giocano il posto a destra, nel 4-3-3 che il tecnico potrebbe proporre senza Dybala.
DEVE CAPIRE CHE IN ITALIA NON CI SONO SPAZI E TI RADDOPPIANO
MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE DELLA JUVENTUS
LA SVOLTA
È il giocatore di A con più dribbling riusciti e punta a un 2018 da titolare Col Genoa si candida al posto di Cuadrado
DECISIVO Il valore aggiunto di Douglas è il mix di qualità e rapidità. Punta, salta e crea. E’ veloce come Cuadrado ma più resistente, accelera e calcia in una frazione di secondo. Da sinistra entra in area e tira, da destra va sul fondo e crossa. Uno col suo talento deve risolvere le partite. Alla Juve qualche volta l’ha fatto, altre no. Dopo aver cambiato pelle, il Douglas italiano cerca certezze e continuità.