Tripoli, scontri tra milizie Venti morti all’aeroporto
●Blitz per liberare i detenuti nel carcere dello scalo, poi le forze filo al-Sarraj respingono l’assalto
È
stata una vera battaglia, con venti morti ( « tra i quali due civili») e 63 feriti, quella che si è consumata ieri all’aeroporto di Mitiga, cioè l’ex scalo civile di Tripoli. Gli scontri sono iniziati all’alba e avrebbero visto contrapposti due gruppi legati al governo di Accordo nazionale libico di Fayez al-Sarraj: la milizia Zamrina di Bashir Al Buqra, detto anche Bashir “the Cow” e le forze di deterrenza speciali di Hathem al Tajouri, le Rada. Queste ultime controllano l’aeroporto e il carcere annesso, dove sono detenute oltre 2500 persone. Gli uomini di Bashir Al Buqra avrebbero tentato di liberare «prigionieri di Daesh e di Al Qaeda», ne sarebbe seguita uno scontro violentissimo anche con colpi di artiglieria. Quattro aerei delle compagnie Afriqyiah Airways e Buraq Air sono stati danneggiati nel corso dell’attacco e la prima ha già an- nunciato lo stop ai voli per i prossimi tre giorni. Le Rada, infine, hanno ripreso il controllo dell’aeroporto e il Consiglio di presidenza del governo di alSarraj nel pomeriggio ha emesso un comunicato in cui si spiega che gli scontri «sarebbero stati organizzati per destabilizzare la sicurezza nella capitale e terrorizzare i residenti», annunciando che «diversi miliziani responsabili dell’attacco al carcere sono stati arrestati» e che la milizia è stata sciolta e privata delle armi. La Libia, nei fatti, viene rigettata in un clima di guerra che sembrava essersi attenuato. Nonostante le parole del ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov: «La situazione in Libia sta andando lentamente nella giusta direzione » . E il lungo colloquio telefonico intercorso proprio ieri tra il premier italiano Gentiloni e Vladimir Putin in cui si è parlato del comune impegno per una soluzione politica.