La Gazzetta dello Sport

Lopez va già a tutta Inter «Qui per la Champions»

●Visite mediche, firma e primo allenament­o per il difensore: «Altri argentini hanno già fatto la storia». Avrà la maglia numero 2

- Luca Taidelli MILANO @LucaTaidel­li

Visite mediche, firma e primo allenament­o con l’Inter. Lisandro Lopez si è calato tutto d’un fiato nella nuova realtà ed è stato ufficializ­zato soltanto in serata soltanto perché prima il club milanese doveva ricevere la documentaz­ione controfirm­ata dal Benfica. Al quale andranno 450mila euro per il prestito oneroso e altri 9 in caso di riscatto a giugno. Per quello che comunque rimane un diritto e non un obbligo, come invece è stato detto e scritto in Portogallo. Fino a giugno Lisandro guadagnerà 400mila euro e se il matrimonio dovesse continuare il nuovo contratto che scatterebb­e la prossima estate prevede un ingaggio da 1,2 milioni a stagione per tre anni.

IDEE CHIARE «Poter giocare in uno dei più grandi club d’Europa come l’Inter è un sogno - ha spiegato il difensore a InterTv -. La storia degli argentini qui? Ne sono passati molti, nomino Samuel, Zanetti e Milito. Tutti hanno fatto benissimo qui. Spero di ripetere quello che hanno fatto loro, che è la storia. La Serie A? Per me è uno dei migliori campionati del mondo, la seguivo. È molto tattico, competitiv­o, cercherò di dare il massimo e imparare giorno dopo giorno. La Champions? Ho avuto la fortuna di giocarci col Benfica, sono qui per questo. Voglio aiutare l’Inter a raggiunger­e gli obiettivi, so che qualificar­si alla Champions è uno di questi. Il numero di maglia? Il 2, perché mi accompagna da tanti anni. Ho avuto la fortuna che qui nessuno la usava e l’ho scelto».

SPAGNOLO E PRIMO K.O. Il 28enne argentino all’ora di pranzo si era trasferito direttamen­te ad Appiano al termine delle visite mediche senza passare dalla sede proprio per non perdersi il primo allenament­o con i nuovi compagni. A fare gli onori di casa, anche il vicepresid­ente Javier Zanetti, che Lisandro ben conosce. Inevitabil­e che i primi a facilitarn­e l’in-

serimento in gruppo siano stati quelli che parlano spagnolo. Compreso un Borja Valero che si è presentato con un nuovo look, completame­nte sbarbato. E addio somiglianz­a con il d.s. della Roma Monchi. Dopo le foto con l’idolo Zanetti, le immagini della prima seduta da interista immortalan­o Lisandro Lopez che inanella giri di corsa al fianco di Mauro Icardi e poi che parla con l’uru- guaiano Matias Vecino. Il campo rimane comunque il posto migliore per prendere confidenza con il gruppo. Dopo la seduta mattutina svolta in palestra, la squadra nel pomeriggio ha lavorato sulla parte tattica e Lopez nella partitella finale ha... esordito con una sconfitta, visto che i blu hanno vinto 2-0 con reti di Eder e Perisic contro i gialli di cui faceva parte il neo acquisto argentino.

SPALLETTI Di Lisandro Lopez («Ci aiuterà, dietro eravamo pochi. Con il suo arrivo diventiamo più forti» aveva detto Skriniar domenica) ieri mattina ha parlato Spalletti, che con l’ex Benfica all’occorrenza potrebbe anche valutare l’ipotesi di giocare a tre dietro. «Se sono soddisfatt­o dell’arrivo di Lopez - ha detto l’allenatore toscano a margine dell’incontro in Lega con i vertici arbitrali -? Sì. E’ la conferma del fatto che abbiamo direttori bravi che possono agire con determinat­e componenti. La loro bravura anticipa altri concorrent­i. Rafinha? Non si può ancora dire niente».

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Primo allenament­o per Lisandro Lopez, 28 anni, qui col connaziona­le e capitano Mauro Icardi, 24 GETTY
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