La Gazzetta dello Sport

Buffon e Barzagli riposano Higuain no

Belotti ha segnato solo tre volte in campionato. E dopo il pianto azzurro serve il gol che manca da 60 giorni

- Fabrizio Turco TORINO

Dopo lo shock Svezia, per i due veterani un turno di pausa. Quel tabù del Pipita

Le sue lacrime azzurre hanno fatto il giro del mondo, a braccetto con quelle di Gigi Buffon. Ma da oggi Andrea Belotti ha soltanto tanta voglia di voltar pagina, e con lui il Torino che si aggrappa al suo capitano per avere quella continuità che pretende Sinisa Mihajlovic, dopo la vittoria sul Cagliari e il frizzante pareggio contro l’Inter a San Siro. E’ lui, il Gallo, il primo a volersi rilanciare dopo aver bevuto l’amarissimo calice dell’eliminazio­ne dell’Italia dal Mondiale.

CRISI Belotti, infatti, sta vivendo un momento difficile e particolar­e: non è ancora al top della condizione dopo l’infortunio al ginocchio, non segna da sessanta giorni (il 20 settembre nella trasferta pre-derby a Udine) e, dall’inizio della stagione, ha messo insieme cinque gol in 14 partite fra campionato (tre reti in nove presenze), Coppa Italia (doppietta nell’unica partita ferragosta­na contro il Trapani) e Nazionale (nessun gol in quattro presenze contro Spagna, Israele e Svezia andata e ritorno). Dopo l’infortunio, poi, il Gallo non ha proprio più trovato la porta: due presenze in campionato contro Cagliari e Inter, i due amarissimi gettoni azzurri contro la Svezia, ma ancora nessun gol realizzato. Ecco perché tornare a timbrare il cartellino oggi vorrebbe dire dare un calcio a cinquanta giorni difficili, chiudendo contro il Chievo il cerchio che si era aperto con l’infortunio patito contro i «cugini» veronesi dell’Hellas. Ma ricomincia­re a segnare vorrebbe dire anche rimettersi in carreggiat­a per tornare ad essere il bomber che, un anno fa, viaggiava veloce come un treno. Dopo dodici giornate, infatti, Belotti era già a quota otto gol segnati (oltre ai tre azzurri) e veleggiava verso la vetta della classifica dei marcatori, con il morale altissimo e un rinnovo contrattua­le in allestimen­to, con tanto di clausola-monstre da cento milioni. «Il campionato sarà il suo Mondiale» lo coccola il presidente Urbano Cairo; e con lui tutto il popolo granata che non vede l’ora inizi l’operazione-rilancio.

FORMA Ma come sta adesso Belotti? Non è al top della condizione, ma il barometro punta finalmente verso il sereno. «L’eliminazio­ne della Nazionale si è fatta sentire – spiega il suo “osservator­e speciale” Mihajlovic -. I primi giorni di allenament­o al Filadelfia l’ho visto sotto choc, ma adesso si è ripreso, e spero che oggi metta in campo tutta la rabbia che ha dentro». Certo, la forma migliore è ancora lontana («Andrea ha una massa muscolare possente, quindi per tornare in forma gli servono tempo e minutaggio» certifica Miha), ma il Gallo ha dentro di sé una forza in più: quel carattere generoso e indomabile che ha sempre fatto la fortuna del Toro. E che tornerà a fare anche la fortuna della Nazionale.

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IPP Andrea Belotti, 23 anni, ha segnato tre gol in questo campionato

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