L’Ascoli si illude con Favilli Montalto rialza la Ternana

Bloccata, poi il botta e risposta che premia Pochesci

Le sfide tra Ternana e Ascoli non sono mai state banali, sono costate retrocessioni (Ascoli nel 2013) e salvezze (Ternana l’anno scorso) tanto che il pari non usciva al Liberati dal novembre del 2003 quando finì 1-1. Stesso risultato di questa partita, che l’Ascoli ha impostato con l’unico obiettivo di non prenderle: nove uomini dietro la linea della palla con quattro difensori e Buzzegoli in copertura sul trequartista, alle spalle di altri quattro centrocampisti dai quali raramente si staccavano i due esterni per andare a sostenere Favilli, isolato in avanti. La Ternana, che di gol ne fa e ne prende in buona quantità, ha fatto una gran fatica a far funzionare la propria manovra nel primo tempo. È migliorata nella ripresa quando è riuscita ad allargare il gioco sugli esterni togliendo un po’ di prevedibilità alla propria iniziativa. Ha costruito occasioni importanti per Albadoro (destro alto di poco) e Montalto, che ha sbagliato la zuccata da due passi. Ma quando sentiva di potercela fare ha rischiato d’incassare una sconfitta bruciante. Perché Favilli, che aveva già deciso la sfida del dicembre scorso, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro timbrando il terzo cartellino in due partite con una palla colpita di testa, spalle alla porta, che ha sorpreso Bleve e una difesa troppo statica.

RIMONTA Ma la Ternana specialista in rimonte non poteva chiuderla lì. Così Pochesci, che aveva già utilizzato Zanon per mettersi a quattro dietro e allargare il gioco, ha rispolverato Tiscione e poi fatto esordire Candellone. Ternana tutto cuore per un finale premiato dal pareggio realizzato da Montalto (quinto gol per lui), che ha mancato il colpo di teatro conclusivo a due passi da Ragni. «Il sole in faccia mi ha giocato un brutto scherzo», ha spiegato l’attaccante in un post partita nel quale i due tecnici hanno parlato di due punti buttati via.