Mihajlovic: «Ljajic sempre trequartista così è da Toro»
Tecnico conferma Adem nel 4-2-3-1 «Non possiamo cambiare modulo. Crisi? A 13 punti sembra la fine del mondo...»
Dietrofront? Non per adesso. Squadra che pareggia non si cambia. E così contro la Roma sarà lo stesso Toro di Crotone. Il ritorno all’antico, al 4-3-3 del primo Mihajlovic in granata, sarà per un’altra volta, per stessa ammissione del tecnico che dopo una settimana di allenamenti e test alla fine preferisce l’usato sicuro, modulo e giocatori compresi. In attesa del ritorno di Acquah a centrocampo. Il motivo? È semplice. La stella Adem Ljajic gioca bene in una posizione sola, e visto che è in questo momento l’unico granata che illumina e segna al tempo stesso è giusto concedergli libertà di movimento senza consegnarlo nelle morse della difesa avversaria come sarebbe con il 4-3-3.
QUANTI ASSENTI «Cambio di modulo? Magari ci si può anche pensare, ma cosa dovrei fare? Mettere un centrocampo a tre con tre titolari fuori? Giocare con il falso nove non avendo Belotti? Non mi sembra giusto al momento», conferma Sinisa Mihajlovic. Che poi aggiunge: «I moduli si possono anche cambiare, ma se in ogni partita segniamo 2-3 gol è anche merito del modulo. Ci sta, poi, durante la partita fare dei cambi di sistema. Ma ora le soluzioni sono poche, il modulo non si cambia. Abbiamo fuori Lyanco, Obi, Acquah, Barreca e Belotti, tutti titolari. La squadra ha fatto bene, offensivamente. Dietro abbiamo subito per errori individuali, come un fallo di mano o il farsi dribblare portando l’avversario sul piede forte».