Panucci carica l’Albania «Questa è la Partita»
Il c.t. italiano «Ci guarderà tutto il mondo, vogliamo stupire. E penso già a Euro 2020»
Il recupero degli squalificati Mavraj, Roshi e Kukeli; Sadiku unica punta «vera»; un uomo staccato davanti alla difesa, con ballottaggio BashaKace o magari entrambi in campo; l’alternativa difesa a tre; vagonate di orgoglio. Christian Panucci ha preparato un’Albania «nuova» rispetto a venerdì: «Ma con la Spagna non ci siamo solo difesi, abbiamo tirato in porta 11 volte. E comunque avevo dosato gli uomini in vista del doppio impegno». Un’Albania molto sul pezzo. «Per il popolo albanese e per me – ha detto il c.t. – questa è la Partita, con la p maiuscola. Ci guarderà tutto il mondo». Panucci è salito sul carro in corsa, ma sa dove vuole, più che deve, portarlo. Per questo la gara di stasera è propedeutica ad un sacco di cose. Questione di immagine, e allo specchio non si metterà solo Panucci. Si gioca la prima Albania-Italia della storia, e non a caso è attesa come un evento. Ma c’è di più: è importante per l’identificazione con la nuova realtà del tecnico appena arrivato, almeno quanto lo è per i suoi giocatori per manifestarsi ai suoi occhi.
TRAGUARDI E poi è questione di traguardi futuri: l’ultima tappa delle qualificazioni mondiali è un ponte per la strada che potrà portare all’Europeo 2020. Dovrà, dice Panucci. «Per me questa è già un’ossessione», ha ammesso. Ma anche l’Italia «dovrà» andare al Mondiale: «È già forte di suo e me l’aspetto arrabbiata. Momento difficile per Ventura? Chiedetelo a lui, io sono il c.t. dell’Albania. Posso solo dire che fare dei confronti interni dopo le partite è normale, se succede non c’è bisogno di fare titoloni. Che non c’è nessun derby Savona-Genova, perché lui è più esperto e più bravo di me. E che ovviamente da italiano spero che l’Italia vada al Mondiale».