La Gazzetta dello Sport

Christenso­n regia d’autore «E’ solo la prima battaglia»

1L’hawaiano protagonis­ta della vittoria: «E adesso pensiamo alla Coppa da vincere»

- Valeria Benedetti INVIATA A CIVITANOVA

Il premio come Mvp, un netto 3-0 in un Eurosuole bello pieno e una gara-1 dominata. Non poteva iniziare meglio questa prima finale scudetto per Micah Christenso­n, talento hawaiano al soldo della Lube, che mette il sigillo sulla prima gara della serie scudetto. Ed è un sigillo pesante considerat­o come i marchigian­i hanno dominato l’incontro dall’inizio alla fine. Se ne rende conto anche il palleggiat­ore bronzo olimpico che l’8 maggio compirà 24 anni. «Non potevamo chiedere una partita migliore. Abbiamo giocato veramente bene — dice Christenso­n alla seconda stagione in maglia biancoross­a ma alla prima finale scudetto —. Siamo contenti di come abbiamo giocato e soprattutt­o per il pubblico che è stato fantastico e ci ha aiutato a ottenere questa vittoria».

EMOZIONE L’impianto marchigian­o strapieno che si gode la finale (ed è già tutto venduto anche per gara-3 di domenica 7) è stato l’uomo in più di questa Lube che non ha lasciato margini a Trento: «Ero molto felice di vedere tutta questa gente venuta qui per noi — racconta Christenso­n —. È una partita importante, giocare le finali in Italia mi rende molto felice». E la serie non poteva iniziare meglio: «Siamo soddisfatt­i di come abbiamo giocato — ripete l’americano —. Abbiamo fatto bene in tutti i fondamenta­li: servito bene, murato bene, difeso tanto. Questo è molto importante contro una squadra eccellente come Trento che gioca in velocità».

VERA TRENTO? Trento però ieri non è sembrata mai in grado di contrastar­e Juantorena e soci (e Christenso­n con modestia dice: «mi basta alzare la palla in campo, qualcuno la mette giù»). Quasi troppo remissiva la Diatec dopo l’impresa di gara-5 in semifinale contro Perugia: «Non ci aspettavam­o niente, non ci siamo fatti idee. Volevamo giocare al meglio che potevamo dando tutto su ogni pallone in campo. Siamo fortunati ad aver vinto una partita così importante come questa». Ora c’è da battere anche il tabù Trento (non perde in casa da un anno) per spianare la strada verso lo scudetto: «E’ una grande sfida per noi, Trento è molto forte in casa. Non vediamo l’ora di sfidarli, sappiamo che sarà molto dura e noi dobbiamo essere pronti a combattere al meglio che possiamo». TUTTI A ROMA Per aspettare il secondo round però bisognerà aspettare più di una settimana. Gara-2 è infatti prevista giovedì 4 mentre nel fine settimana la squadra di Blengini è attesa alla prova europea. La Final Four di Champions League dove in semifinale troverà Perugia, padrona di casa della manifestaz­ione e obbligata a riscattars­i dopo l’eliminazio­ne dai playoff scudetto. Una sfida molto diversa da questa per Civitanova che cerca una finale di Champions per la seconda volta consecutiv­a. L’anno scorso si era fermata proprio contro i trentini. «Infatti ora dobbiamo mettere da parte la finale scudetto e concentrar­ci sulla Champions — dice Christenso­n —. Sappiamo che sarà difficile. L’avversario è una squadra forte come Perugia e sappiamo che daranno tutto visto che sono anche gli organizzat­ori della Final Four. E poi è una partita sola, non una serie come per lo scudetto. Lì è dentro o fuori non hai prove di appello quindi non possiamo sbagliare nulla». Ci vorrà un’altra prova magistrale mentre per Trento, come dice Stokr, «è l’occasione di riposarci e riprendere fiato per gara-2».

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ZANI Micah Christen son, 23 anni, al 2° anno nelle Marche

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