La Fiorentina prepara la rivoluzione in difesa Si parte da Milenkovic
Il più contestato. Analizzato. Criticato. Commentato. Qualche volta anche elogiato. Il reparto difensivo della Fiorentina è argomento sulla bocca di tutti ormai da un paio di anni per quanto riguarda i centrali: dalla cessione di Savic all’Atletico Madrid (luglio 2015) nonostante il parere negativo dell’appena arrivato Paulo Sousa, che il montenegrino se lo sarebbe tenuto molto volentieri. Sui terzini invece (soprattutto il destro), la carenza affonda le radici molti anni prima. Una cosa è certa: molto cambierà in estate. E là dietro gli arrivi saranno almeno quattro. La premessa è d’obbligo. Con il sistema di Paulo Sousa il rischio di prendere qualche gol in più è concreto. Filosofia offensiva e reparto non sempre protetto hanno portato la difesa viola al decimo posto con ben 45 gol subiti. Qualche alto c’è stato, come le 4 gare senza reti incassate tra marzo e inizio aprile. I bassi sono forse maggiori. Dai 4 gol pesanti subiti con il Borussia Monchengladbach al Franchi, ai 4 invece ammortizzati dalla vittoria di qualche giorno fa contro l’Inter.
PORTIERE Qui è tutto deciso. Dentro Sportiello, arrivato a gennaio in prestito (1 milione) con obbligo di riscatto (a 8) da pagare nel 2018. Tatarusanu ha fatto un campionato sufficiente, è titolare nella Romania, ha una propria fetta di mercato. Verrà venduto al miglior offerente. Dragowski farà il secondo, o partirà per farsi le ossa un anno in prestito.
LEADER Sono due. Uno, l’attuale capitano, andrà via a parametro zero. Non ci sono margini per rinnovare il contratto a Gonzalo Rodriguez che dopo 5 anni saluterà Firenze. Inserito dai tifosi viola nella top 11 di sempre, Gonzalo ha dato moltissimo alla Fiorentina. Questa stagione è stata però complicata: l’addio, anche dal punto di vista sentimentale, non sarà indolore. Il perno della nuova Viola sarà Astori. Stagione ottima e carisma indiscusso all’interno dello spogliatoio, il reparto ruoterà intorno all’ex romanista. Una sorta di capitano senza fascia ma con enorme ascendente, soprattutto nel gruppo degli italiani. Un esempio vero di cosa significa giocare nella Fiorentina, apprezzato anche da tutto il tifo viola.
CENTRALI Gli acquisti saranno due. Uno è già deciso: Nikola Milenkovic (1997) del Partizan Belgrado. Tra blitz viola in Serbia e del calciatore a Firenze, intesa raggiunta per poco meno di 5 milioni di euro. Serve un altro centrale, forte fisicamente e affidabile. Uno alla Acerbi (che però costa troppo), alla Vitor Hugo (Palmeiras) o Skriniar (Samp). Non dovrebbe essere invece Rodrigo Caio (San Paolo): molto forte ma con caratteristiche diverse.
RIVOLUZIONE FASCE La cessione di Alonso al Chelsea è stata giusta in termini economici ma ha lasciato un vuoto a sinistra. Milic ( giunto in viola per
600mila euro) sarebbe dovuto essere la riserva dello spagnolo. A fine mercato è arrivato Maxi Olivera (prestito con obbligo a 3,5 milioni). L’uruguaiano ha sofferto in copertura, ma ha grandi margini di miglioramento. Arriverà un giocatore in quel ruolo, uno (quasi certamente Milic) andrà via. Oltre al centrale, l’altro investimento importante sarà però dalla parte opposta. I viola cercano da anni un terzino destro di valore internazionale. Operazione che non può essere sbagliata. Dietro al titolare poi, magari un giovane. Ieri Pantaleo Corvino era a Cesena per osservare Venuti, terzino viola in prestito al Benevento. Solo una delle tante idee.
ALLENATORE Sul tema terzino darà consigli anche il nuovo tecnico (Di Francesco sempre in pole, ma le candidature sono molte). Come inciderà nel dare il proprio parere su altri elementi. Da Tomovic a Salcedo (il messicano ha un diritto di riscatto a 3,6 milioni). Una cosa è certa a proposito del nuovo allenatore. Dovrà, a prescindere dagli elementi, dare una maggior solidità al reparto lavorando sulla fase difensiva almeno quanto su quella offensiva. Questa è una certezza.