La Gazzetta dello Sport

Vertice Zamparini-tecnico: ma il divorzio è scontato

Il presidente nominerà d.s. Salerno e poi incontrerà Corini. In lizza De Canio, Bortoluzzi ma anche Ballardini

- INVIATO A REGGIO EMILIA

Si dovrebbe decidere oggi il futuro di Eugenio Corini dopo giorni di veleni e polemiche: il presidente Zamparini incontrerà Nicola Salerno per affidargli (a meno di altri colpi di scena) l’incarico di direttore sportivo, poi parlerà con il tecnico.

DE CANIO IN ARRIVO? Le sorprese, con Zamparini, non so- no mai da escludere, ma è quasi certo il divorzio visti anche i pessimi rapporti con Corini. Salerno arriverà da Londra dove vive (è stato consulente di mercato per il Watford) e chiederà garanzie. E’ molto amico di Gigi De Canio: l’ex allenatore dell’Udinese non è stato contatto in via ufficiale, ma avrebbe già dato la sua disponibil­ità. Escluso un ritorno di De Zerbi, che ha rotto platealmen­te con la società, gira anche il nome di Diego Bortoluzzi, che faceva il secondo di Guidolin in Premier allo Swansea, ma addirittur­a non si esclude che venga richiamato Davide Ballardini, che però dopo l’esonero ha risolto il contratto con il Palermo. Sarebbe dunque un accordo da ridiscuter­e, ma le sue pretese (800 mila euro per due stagioni) sembrano inaccettab­ili per Zamparini. Intanto prende posizione anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: «Le sconfitte ci possono stare, non si può più tacere di fronte a una situazione che appare senza governo. Avevamo salutato positivame­nte il ritorno di Corini, la storia del Palermo non merita quanto sta avvenendo in questi giorni». «SCONFITTA INGIUSTA» Corini, che ha conquistat­o 4 punti in 6 partite, aspetta e dice di essere rimasto soddisfatt­o del comportame­nto (ovviamente non del risultato) della squadra: «Ha giocato in modo coraggioso, è andata in vantaggio, ha preso due gol evitabili. Certi errori non si devono fare. Ma il 4-1 ci penalizza troppo, è una sconfitta immeritata. Se devi salvarti, devi anche rischiare». Sul suo futuro: «Sapevo e so di essere sempre in discussion­e, il mio sfogo dell’altro giorno («Ogni partita del Palermo è come una bomba atomica», ndr) serviva a dare una scossa, a far capire che bisogna costruire qualco- sa insieme e restare uniti, che non possiamo essere condannati quando mancano ancora tante partite alla fine del campionato. E non credo che le mie parole abbiano aggiunto pressione alla squadra » . E quindi si prepara a incontrare Zamparini: «Faremo insieme un esame di coscienza, vedrò se c’è la volontà reciproca di continuare. Ci dobbiamo convincere a vicenda, giorni fa ho scelto di rimanere. Ora ci parleremo». Ma il senso del discorso è già segnato. Il leader dei mangia allenatori sta per aggiungere un altro scalpo alla sua collezione.

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GETTY Eugenio Corini, 46 anni

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