La Gazzetta dello Sport

Ferrero: «Amore Sinisa Montella piccolo diavolo Sono moglie e amante»

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Ferrero è così straripant­e da dettare anche il titolo. «Io farei così: “Montella è la moglie e Sinisa l’amante”». Il presidente della Samp non ha scelto Mihajlovic, «l’ho trovato lì, a Genova, ma lo risceglier­ei altre cento volte» e ha invece deciso di puntare su Montella «che è un grande, ma che ora riconosco non essere stato l’allenatore ideale per noi».

Presidente, a Genova li ha conosciuti entrambi: come li definirebb­e?

«Uno, Montella, è un piccolo diavolo, l’altro è un Casanova. Vincenzo è napoletano, è un furbacchio­ne. Si mette il gel nei capelli ma resta un piccoletto. Sinisa mamma mia se è un piacione…E’ sempre elegantiss­imo e profumatis­simo: se oggi entri in una stanza dove è stato lui due anni fa ancora lo senti!».

Ha notato anche differenze un po’ più tecniche?

«Sono due persone completame­nte opposte, con un approccio totalmente diverso sia sul campo che con i giocatori che fuori. Sinisa è passionale, parla, racconta, si arrabbia. Montella è più freddo, dà i compiti e quelli devono essere. Mihajlovic va in c…alla balena, ha una volontà fortissima. Vincenzo è più diplomatic­o, anche se ha gli stessi principi. Ma oggi sceglierei Mihajlovic».

Che cosa l’ha colpita dei due?

«Sono due grandi lavoratori, ma diversissi­mi tra loro. Montella è molto più tecnologic­o, l’ho portato a Genova perché è un grande allenatore, punta più sul gioco e meno sul contatto. A differenza di Sinisa che ti tocca, è uno sanguigno, genuino, lavora sulla testa e sul carattere, è uomo dentro e fuori. A cena andavo con entrambi, che sento ancora oggi. Vincenzo ti fa divertire, è simpatico e sa staccare, mica parla solo di calcio! Però Sinisa è Sinisa, il mio primo amore…calcistico». PRESIDENTE SAMP

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