Pipita senza gloria Per la prima volta segna e non vince
I suoi gol in A avevano sempre portato 3 punti E Chiellini: «Al momento siamo come le altre...»
Il re è triste, perché segnare conta poco se poi non arriva la vittoria. Gonzalo Higuain ieri ha fatto i conti per la prima volta con una sensazione nuova: non è abituato a sentirsi inutile, perché di solito ogni sua rete corrisponde a un successo. Higuain aveva fatto centro 15 volte con i bianconeri, portando in dote 14 vittorie e un pareggio. Finora tutte le volte che il Pipita l’aveva messa dentro in campionato, la Signora aveva sollevato le braccia al cielo a fine partita. Solo una volta, in Champions, Gonzalo aveva segnato ma la partita era finita in parità. Higuain era rimasto a secco contro Inter, Milan e Genoa, le tre sconfitte incassate dalla Juventus in campionato, e anche in Supercoppa. Ieri ha restituito la speranza ai tifosi bianconeri, battendo Tatarusanu all’alba del secondo tempo, sul 2-0: ancora gol, ma senza gioia.
CHIELLO DURO Nella gara che ha segnato il ritorno dal primo minuto della BBC, Chiellini ha faticato parecchio. E poi a fine partita ha fatto autocritica: «Ci deve far riflettere che abbiamo perso tutte e 4 le gare in trasferta, non è tutto ora quel che luccica in questo momento ma bisogna lavorare ancora. Quest’anno non siamo ancora riusciti a trovare un giusto equili- brio che ci permetta di essere solidi e vincere le partite anche uno a zero. Al momento siamo come le altre, che vincono e che perdono».
MERCATO La dirigenza bianconera attende una risposta da Evra, che non ha ancora sciolto i dubbi sul suo futuro ( ha un’offerta del Crystal Palace). In caso di addio, Marotta e Paratici potrebbero tornare sul mercato per un terzino sinistro: i bianconeri lavorano per anticipare lo sbarco a Torino di Sead Kolasinac, bosniaco dello Schalke in scadenza di contratto, opzionato per giugno. Intanto Riccardo Orsolini, attaccante 19enne dell’Ascoli, potrebbe essere a Torino per le visite mediche. «È un talento che va valorizzato», ha detto Beppe Marotta. «Ho scelto la Juve perché punta sui giovani e ha un progetto ambizioso», ha raccontato Orsolini a Premium Sport.