La Gazzetta dello Sport

Conte senza Costa sfreccia con Alonso Ranieri fermo ai box

1Escluso l’attaccante , il Chelsea stende il Leicester Doppietta dell’ex viola, il tris è segnato da Pedro

- Stefano Boldrini INVIATO A LEICESTER

Con o senza Diego Costa, il Chelsea vince e martella l’avversario. È una macchina da guerra spietata: anche nei giorni più difficili, la forza dello spartito è l’arma migliore per abbattere gli avversari. Una risposta importante, quella dei Blues di Conte, dopo il k. o. con il Tottenham e nel giorno in cui il calendario ha riproposto l’ennesima sfida tra allenatori italiani in Premier, la terza della stagione tra il manager pugliese e Claudio Ranieri. Ha trionfato nuovamente Conte: dopo il 4-2 del 20 settembre in Coppa di Lega e il 3-0 del 15 ottobre all’andata, ecco un altro 3-0. Ranieri si augura che finisca qui, anche perché, come nelle due precedenti occa- sioni, il Leicester ha tenuto bene il campo, ma il Chelsea, passato alla prima occasione buona, ha mostrato, oltre al solito carattere, un cinismo da killer spietato.

BUON SENSO Conte non ha perso la testa per il caos scoppiato con la vicenda Costa. Ha usato buon senso e logica. Ecco allora una linea d’attacco composta dal trio Willian-HazardPedr­o, con buona pace di Batshuayi, ancora una volta confinato in panchina, e per quello che si era visto contro il Peterborou­gh con fondate ragioni. La formula del falso nove non va di moda solo in Italia, in quel di Napoli o Roma, ma gode di buona salute anche in Inghilterr­a. Il trio dei piccoletti ad alta velocità ha messo più volte alle corde la difesa del Leicester, schierato da Ranieri con un inedito 3-5-2. Il proble- ma è che nella retroguard­ia delle Foxes abbondano i muscoli, con Morgan e Huth, ma latitano rapidità e tecnica. L’uno contro uno ha sempre mandato in tilt i guardiani del faro di Ranieri. A centrocamp­o, il lancio in Premier di Ndidi ha aggiunto chili al reparto, ma senza i colpi di genio di Mahrez – impegnato in Coppa d’Africa –, manca l’ultimo passaggio, o il momento d’imprevedib­ilità.

ALONSO Il pomeriggio di Leicester ha consacrato lo spagnolo Marcos Alonso, rinforzo richiesto espressame­nte da Conte la scorsa estate. L’esterno mancino ha avuto il merito di aprire le danze con il gol segnato dopo appena 6’, una botta imprendibi­le sull’assist di Hazard. Alonso ha poi concesso il bis al 51’, con una sassata deviata dalla coscia di Morgan: il 2-0 nel momento in cui il Leicester poteva rialzare la testa, la potenza mostrata nella seconda occasione e altre giocate importanti hanno fruttato ad Alonso i primi cori del popolo Blues. Il tris di Pedro, tanto per completare la giornata di chiara marca spagnola, è maturato sull’azione avviata dallo stesso ex giocatore del Barcellona con un delizioso colpo di tacco. Pedro si è lanciato sulla respinta di Schmeichel e, di testa, ha chiuso il match. Pedro, Alonso, Costa: viva España. In attesa degli eventi, i tifosi del Chelsea hanno intonato il nome del centravant­i: i cori «Diego, Diego» si sono fatti sentire dopo un quarto d’ora.

CONTE Ben presto sono stati però oscurati da quelli ormai abituali «Antonio, Antonio», riservati a Conte. Al centro del ring c’è lui, l’allenatore italiano. Ha vissuto giorni ben più difficili. Non sarà il caso-Costa a mandarlo in tilt.

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REUTERS Marcos Alonso, 26 anni, ex della Fiorentina, ha segnato una doppietta ieri al Leicester

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