Bacca+Adriano Mihajlovic torna alla coppia d’estate
Due mesi si ricompone la coppia del mercato estivo. Mihajlovic: «Voglio punte più intraprendenti»
Col Verona l’attacco d’ inizio stagione: Il tecnico: «Voglio punte più intraprendenti»
Cinquecento. Anzi, 499 per essere pignoli. Sono i minuti di campo condivisi da Bacca e Luiz Adriano. Insomma, non un granché calcolando i 1.350 avuti a disposizione e soprattutto il progetto estivo di farli diventare una delle coppie più esplosive del campionato. Un progetto che per ora ha funzionato a singhiozzo e quindi è incompleto. La necessità, a partire da oggi, è quella di mandarli a regime il prima possibile, perché le vittorie dipendono dai gol e i gol dipendono dall’intesa degli attaccanti. Loro è da oltre due mesi che non giocano insieme dall’inizio. Era Milan-Napoli del 4 ottobre.
RADAR Intesa è una parola che li riguarda fin da luglio, perché si trattava di qualcosa innanzitutto da scoprire, e quindi da affinare. Per motivi noti: entrambi arrivano da squadre in cui erano i terminali offensivi (4-23-1 sia per Bacca a Siviglia, sia
i minuti insieme in campo per Bacca e Luiz Adriano in campionato. Sono partiti dal primo minuto in 5 occasioni. Il bottino della loro coabitazione è di 5 gol (3 Luiz e 2 Bacca) e un assist
la media gol al minuto di Carlos Bacca, capocannoniere rossonero con 6 centri. Luiz Adriano ha invece una media di una rete ogni 230 minuti. Il brasiliano ne ha realizzati 3 (più 2 in Coppa Italia) per Luiz a Donetsk), quindi abituati a muoversi senza un vero partner accanto. Potrebbero sembrare dettagli, ma per una punta non è semplice ricalibrare il radar. L’estate è filata via fra alti e bassi, sia nei risultati di squadra sia nell’intesa fra i due. Ma Mihajlovic si è comunque presentato al via in campionato con la consapevolezza che non solo una coesistenza era possibile, ma che avrebbe potuto essere molto produttiva.
CARATTERISTICHE Bacca e Luiz hanno infatti caratteristiche diverse, che li rendono compatibili. Il colombiano ama essere servito in profondità, attacca gli spazi e parte in progressione; il brasiliano preferisce essere servito «sui piedi», spesso andando incontro alla palla, ha ottime tempistiche di testa in area e una spiccata propensione ad aiutare la squadra in fase di non possesso (qualità che manca al compagno). Dunque, tutto bene finché si resta nella teoria. Un po’ meno nella pratica, che in campionato li ha visti partire insieme dal 1’ soltanto 5 volte (in tre delle quali il Milan ha chiuso senza segnare): Fiorentina, Empoli, Inter, Palermo e Napoli. Bottino non esaltante: due vittorie e tre sconfitte. In altre occasioni Mihajlovic ha ricomposto la coppia a gara in corso, nella grande maggioranza dei casi con Luiz che dalla panchina ha raggiunto Carlos in campo. In questi 499’ di convivenza i numeri parlano di 5 gol (3 Luiz, 2 Bacca) e un assist (la meravigliosa pennellata di Adriano per Bacca con l’Empoli). Come mai non hanno fatto coppia fissa? Motivi diversi. Ad esempio il rendimento, che a un certo punto ha penalizzato Luiz (che è reduce da 7 panchine filate), l’arrivo di Mario Balotelli e l’esplosione di Niang. RABBIA Oggi occorre che i due diano risposte importanti, in modo da tornare ai piani originari, e cioè poter contare su un tandem duro da separare. «Gli attaccanti devono essere più intraprendenti e decisivi», ha sottolineato ieri Mihajlovic. Solito discorso: conta l’atteggiamento e non il sistema di gioco, perché al Milan è capitato di non segnare nonostante quattro punte in campo. E per quanto riguarda l’astinenza di Bacca: «Deve stare sereno, continuare a lavorare e metterci sempre più rabbia. Il Siviglia? Gli ho dato io il permesso, non c’è niente di male, se poi si cerca sempre la polemica...».