La Gazzetta dello Sport

Garcia chiede rispetto «Non andiamo al mattatoio Dzeko? I gol arriverann­o»

- Andrea Pugliese ROMA

Lo sfogo arriva proprio a un soffio dalla fine. «Ogni cosa va fatta nel rispetto altrui. Il rispetto per me è un valore importante. E non lo vedo dappertutt­o. Nel nostro spogliatoi­o c’è, altrove non so». Si presenta così Rudi Garcia alla sfida che può valere metà del futuro suo e della Roma, allineando­si in tutto e per tutto alla condotta societaria. Tradotto: colpa dell’ambiente se la Roma gioca male, sottolinea­to con tono decisoo proprio quando cita quella parola, rispetto. Un modo comeme un altro per spostare l’attenzione­ttenzione dai problemi veri (gioco, uo-uomini, idee) e impermeabi­lizmeabili­zzare la squadra. Se poipoi servi-servirà davvero, la rispostast­a arri-arriverà oggi dal San Paolo.aolo.

LA VIGILIA Del resto,to, Garcia (giustament­e)te) non ci sta a essere già dato per morto.o. «Sembra quasi chehe sia una partita persa,a, che la squadra più scarsa in Italia vada a giocare in casa della più forte — continua il tecnico della Roma — Questa vi-igilia mi ricorda quel-elle contro Lazio e Fio-iorentina. Ma non andia-dia- mo al mattatoio, non siamo vittime sacrifical­i » . E allora bisognerà capire soprattutt­o come se la giocherà la Roma. Con un centrocamp­ista in più e il rombo? Attaccando o coprendosi? Chiedendo un sacrificio in più a tutti gli attaccanti? «Salah sta bene, Gervinho può giocare ma non ha 90 minuti. Ma chi vince questa partita non vincerà per forza lo scudetto, così come chi la perde non è fuori dalla corsa per i primi posti».

SFIDA TRA GIGANTI Così, può essere che alla fine la differenza la facciano proprio i centravant­i, gli uomini preposti a fare gol. Da una parte Higuain, dall’altra DzekoDzeko. «Higuain ha fatto benissimos­imo dda quando è qui. Ha imparatora­to la lingua, si è ambientato, ormai fa parte del campionato italianita­liano. Ma non ci dovremo preoccpreo­ccupare solo di lui, davanti il Napoli ha anche altri grgrandi giocatori come Callejlejo­n, Mertens e Insigne. DzDzeko, invece, sta facendo il percorso che ha fatto alll’inizio Higuain. I gol arriverann­o. Tutti i bomber, poi, vivono momenti in cui segnano poco, è successo anche allo stesso Higuain. L’importante è solo che Edin non si facccia prendere dall’ossessione­ne del gol». Anche perché, di fatto, di altre ossessioni a TrTrigoria non ne hanno propprio bisogno.

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