La Gazzetta dello Sport

Lloyd sogna il triplete a Casalmaggi­ore

Regista americana, che vuole vincere tutto, sfida il Prostejov alle 17 su GazzettaTv

- Giovanni Gardani CASALMAGGI­ORE (CREMONA)

Ètutta questione di logica, ma guai a scordare la vena artistica. E’ la vita di chi palleggia e smista il gioco, incastrand­o il pallone giusto nella correlazio­ne difesa-attacco, ma per Carli Lloyd rappresent­a pure uno degli hobby preferiti. «Quella per i puzzle è una passione. Il mio più bello? L’ho realizzato negli anni dell’Università – ricorda la regista della Pomì Casalmaggi­ore, oggi impegnata a Prostejov (diretta Gazzetta Tv, canale 59, dalle ore 17) – . Quasi mille pezzi, una vera impresa. Raffigurav­a un piccolo cottage vicino ad uno stagno: del resto, amo la natura».

ANIMO NOBILE Carli ha subito amato di Casalmaggi­ore la sua golena e il fiume Po. «Chi mi vede come un’americana cosmopolit­a abituata alle metropoli si sbaglia. A casa mia, a Fallbrook, abbiamo un solo supermarke­t, una pompa di benzina e tutti si conoscono. E’ un paesino addirittur­a più piccolo di Casalmaggi­ore. Certo, in California abbiamo anche sole e mare, ma qui a pochi passi da casa c’è il fiume e a me tutto questo piace molto». Ha brillato meno, sul campo, la Pomì nell’ultimo periodo. «È stata una settimana difficile, con due sconfitte e una vittoria poco brillante – ammette la statuniten­se classe 1989 – . Stanchezza? Forse sì, ma sapevamo da inizio stagione che competere su due fronti, che diverranno tre con la Coppa Italia, sarebbe stato difficile, dunque non dobbiamo né stupirci, né spaventarc­i, né trovare alibi. Pensiamo a crescere colmando un gap più mentale che fisico. La stagione deve ancora entrare nel vivo». Oggi a Prostejov però è già sfida cruciale per la Champions. «Vero, ma il concetto di gara decisiva vale sempre in Europa e non solo per questo match: e il Prostejov non è inferiore a Eczacibasi e Police». Anche se ha zero punti e zero set vinti? «Il punto è un altro: dobbiamo convincerc­i che ogni gara dipende da noi. A Scandicci abbiamo fatto e disfatto, se a Pro- stejov cerchiamo di fare bene, allora abbiamo tutto per essere all’altezza e l’avversario pesa meno. Ho detto fare bene, non strafare: la differenza, sottile, è la chiave di tutto».

SOGNO O REALTA’ Per Lloyd dimensione internazio­nale significa Olimpiadi. O forse no? «È un sogno, ma lo vedo allontanar­si ogni giorno di più. Trovo molto dura una mia convocazio­ne in questo momento, quindi preferisco pensare ad altro». Ad esempio alle chiamate alla famiglia, che vive a Bonfall, pochi chilometri da Fallbrook («lunghe telefonate su Skype ogni sera»), o alla migliore amica e compagna di squadra Gibbemeyer («mi ha aiutato tanto nella scelta e nell’ambientame­nto»). E ancora ai suoi puzzle. «A Busto ne abbiamo realizzato uno straordina­rio nel 2012, con quel triplete tra Campionato, Coppa Italia e Coppa Cev. A Casalmaggi­ore, dove vivo le stesse buone sensazioni, possiamo metterne nel mirino uno ancora più indimentic­abile». Perché c’è la Champions. Ma l’incastro perfetto va pescato oggi in Repubblica Ceca.

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 ?? TARANTINI ?? Carli Lloyd, 26 anni, statuniten­se, ha giocato in Italia anche a Busto vincendo scudetto, coppa Italia e coppa Cev
TARANTINI Carli Lloyd, 26 anni, statuniten­se, ha giocato in Italia anche a Busto vincendo scudetto, coppa Italia e coppa Cev

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