«Più sport e impianti nelle scuole»
Il ministro Gnudi saluta gli azzurri con un impegno Portabandiera lo slittinista Gruber
TRENTO
Anche questo è un debutto. Vero nel senso pubblico, simbolico nel senso del lancio azzurro a Villa Madruzzo della prima Olimpiade giovanile di Innsbruck (da venerdì), soprattutto sentito, dal neo ministro dello sport, Piero Gnudi: «Voglio dimostrare che il mio primo impegno da ministro sarà soprattutto per i giovani, verso i quali dobbiamo compiere uno sforzo maggiore in modo da aumentare la diffusione dello sport nelle scuole ed università, che meritano impianti migliori. Vorrei che si ricreasse quello spirito del Cus o dei Giochi della Gioventù. Perché più si allarga la platea e più sarà facile trovare campioni che fanno amare lo sport. Quante paia di sci in più ha fatto vendere Tomba? E quanti praticanti il tennis attirava ai tempi di Panatta?» Anche il Coni ha scelto come portabandiera della neonata rassegna un potenziale Zoeggeler del futuro, lo slittinista Florian Gruber, 17 anni, che gioca pure a calcio, un mondo al quale il ministro manda a dire: «Il calcio-scommesse è una vicenda che offende chi si dedica volon- tariamente allo sport come questi ragazzi e vede gente che già guadagna tanti soldi e fa queste cose per avere ancora più guadagni: una cosa veramente indegna». Medaglie e spirito Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è grato a Gnudi per la sua «prima»: «A questi ragazzi dico che lo spirito olimpico è unico e da qui parte un anno che spero sia viatico di successi straordinari a 200 giorni da Londra». Dove il ministro ci sarà a tifare per gli azzurri: « Quante medaglie? Non voglio fare previsioni su quante ne vinceremo. Il ciclismo mio sport preferito? Vorrei che venisse vissuto e diffuso anche dal punto di