La Gazzetta dello Sport - Verona

«LA MIA FORMULA 1 ERA PIÙ BELLA DUE VOLTE VICINO ALLA FERRARI: RESTA IL MIO SOGNO»

- di Giusto Ferronato

Ha attraversa­to la F.1 degli Anni 80 sfidando fenomeni come Niki Lauda, Nelson Piquet, Nigel Mansell, Alain Prost e Ayrton Senna, concludend­o come compagno dell’allora nastro nascente Michael Schumacher. Per 15 anni il record di 256 GP disputati è stato suo. Oggi Riccardo Patrese compie 70 anni, si gode la famiglia, la moglie Francesca, la piccola Elena e il giovane Lorenzo, che corre nel GT World Challenge e sogna Le Mans.

3 Buongiorno Riccardo, e tanti auguri!

«Grazie! Certo vedere il 7 e lo 0 vicini fa impression­e, ma vuole dire esserci ancora, lo spirito è buono e sto bene».

3 Settant’anni e... sentirli o no?

«Qualche acciacco. Diciamo che non faccio più lo sportivo top, ma sci ed equitazion­e continuano, magari solo un po’ rallentati».

3E la passione del motorsport con Lorenzo tiene in forma.

«Certo, è impegnato nel GT World Challenge, l’anno scorso ha vinto la categoria Silver con Audi e punta a un team factory col sogno di Le Mans. Qualche consiglio da me gli arriva, ovvio. Ma penso anche alla piccola Elena che ha 9 anni ed è anche lei molto sportiva».

3 Queste pietre miliari sono un’occasione di bilanci: il suo?

«Mi sento un privilegia­to, ho fatto il pilota di F.1, un lavoro che mi piaceva, fuori dall’ordinario e anche con discreto successo».

3 Un orgoglio essere stato uno dei piloti italiani più vincenti in Formula 1?

«Certo. Un po’ mi dispiace che non ci sia stata una continuità di piloti italiani nei GP, speriamo che le cose cambino nel breve».

3 Seguire Lorenzo le ha permesso di scoprire le nuove generazion­i. Che ne pensa?

«Ragionano in modo molto diverso, ma è il motorsport intero a essere cambiato».

3 Da ex pilota c’è qualcosa che la incuriosis­ce della F.1 attuale?

«Nulla, i volanti con tutti quei pulsanti sono perfetti per i ragazzini cresciuti con la PlayStatio­n. I motori sono incomprens­ibili. E in corsa ci sono regole a volte pure poco uniformi. La F.1 resta bellissima, ma mi tengo la mia, a ognuno il suo tempo».

3 Quanto ci teneva al record di 256 GP disputati?

«Era il sigillo di una buona carriera. Ma contano più i risultati e la stima delle persone con cui ho corso. E quelli restano».

3 Pochi ricordano che tra il 1977 e il 1993 è sempre andato a punti almeno una volta, tranne che nel 1985.

«Vero. E i punti andavano solo ai primi 6, non ai primi 10».

3 Il 1985 è l’anno in cui Alboreto lottò per il titolo con la Ferrari. Lei quanto è andato vicino alla rossa?

«Nel ‘78 l’Ingegnere mi convocò a Modena e mi fece firmare una lettera d’intenti in cui mi impegnavo ad aspettare una sua decisione per il 1979, c’era Villeneuve molto criticato. Gilles vinse l’ultimo GP del Mondiale in Canada e Ferrari lo riconfermò».

3È un grande rimpianto?

«La Ferrari per un pilota, pure italiano, è sempre un sogno. Ma i rimpianti sono quelli che hai quando sei costretto a prendere decisioni non volute. Io ho avuto una bella carriera e ho sempre scelto, un privilegio».

3 Fu emozionant­e incontrare Enzo Ferrari?

«Molto. Per tre anni con l’Ingegnere abbiamo continuato a sentirci, mi dava consigli, si informava su come stessi. Al momento del dunque la scelta ricadde però su Pironi».

3 Ha visto il film Ferrari?

«Sì, molto bello. Anche se il ritratto che traspare è quello di un uomo molto cinico e io ho conosciuto una persona sicurament­e più alla mano».

3I momenti più belli da pilota?

«Il titolo iridato in kart del 1974 è enorme, c’era un solo campionato e battei Terry Fullerton che Senna ricorda come l’avversario che più gli ha dato filo da torcere. Poi la prima vittoria in F.1 a Montecarlo nel ‘82 e quella a Imola nel 1990. Più una diventata speciale dopo...».

3 Quale?

«Messico 1991. Perché è stata la prima di un’auto progettata da Adrian Newey, uno che ancora oggi in F.1 qualcosa insegna».

3 L’avversario top?

«Senna e Schumacher erano i due che davano qualcosa anche a monoposto non eccelse».

3 Nel 2025 Hamilton sarà in Ferrari: come lo vede?

«Lewis è uno da 8 titoli, nel 2021 gliel’hanno rubato. Se gli danno un’auto vincente, vedremo il solito Hamilton».

3 Che farà da grande Riccardo Patrese?

«Mi dedicherò ai figli. E poi ci sono alcuni progetti... Ma tutto a tempo debito».

«Non faccio più lo sportivo top, ma continuo con sci e equitazion­e »

Hamilton Uno da 8 titoli: anche nel 2021 lo meritava. Con un’auto vincente, rivedremo il campione

«Il Mondiale kart il più bel ricordo, in Messico vinsi la prima di Newey»

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 ?? ?? Riccardo Patrese con la moglie Francesca Accordi e i loro due figli: Elena e Lorenzo, rispettiva­mente di 9 e 17 anni
Riccardo Patrese con la moglie Francesca Accordi e i loro due figli: Elena e Lorenzo, rispettiva­mente di 9 e 17 anni
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La grande gioia San an Marino 1990 Vince a Imola con la Williams-Renault, t, vendicando l’amarezza del 1983 quando finì fuori con la a Brabham mentre era in testa
 ?? ?? La prima Monaco 1982 Patrese vince il suo primo GP sempre a Montecarlo con la Brabham-Ford: eccolo sul podio con Ranieri di Monaco e la principess­a Grace
La prima Monaco 1982 Patrese vince il suo primo GP sempre a Montecarlo con la Brabham-Ford: eccolo sul podio con Ranieri di Monaco e la principess­a Grace
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L’esordio Monaco 1977 Riccardo debutta in F.1 nel GP di Montecarlo al volante di una Shadow-Ford: chiude 9° dopo essere partito dalla 15ª posizione
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