La Gazzetta dello Sport - Sicilia
«ADESSO RILANCIO» Chi è
Il patron dei friulani, aveva compiuto festeggiato il compleanno proprio sabato: «Che vanto i 30 anni di fila in Serie A»
Gianpaolo Pozzo è nato a Udine il 25 maggio 1941. È sposato con Giuliana Linda. Anche i due figli Magda e Gino sono impegnati nel calcio. Imprenditore con la Freud (frese udinesi) che ha ceduto nel 2008 alla Bosch, dal 1986 è proprietario dell’Udinese che rilevò da Lamberto Mazza. La squadra bianconera dal 1995 è sempre stata in serie A. Il traguardo più alto in A il terzo posto nel 1998 e nel 2012. La famiglia Pozzo gestisce in Inghilterra anche il Watford, ora in Championship, la seconda serie inglese
▶For⏻e
non siete riusciti ad assemblare il gruppo con tanti stranieri.
«Quando acquisti su mercati mondiali e arrivano 17 calciatori nuovi ci vuole più tempo».
A gennaio, visto che le cose si mettevano male, serviva qualche rinforzo. È arrivato solo Giannetti perché Bijol era rotto. «Noi facciamo in base al bisogno. Eravamo convinti che gli investimenti Brenner e Davis potessero essere finalmente pronti. Erano loro i nostri acquisti».
Su Sottil e Cioffi, i due allenatori che hanno preceduto Fabio Cannavaro con risultati non eccellenti non pensa che abbiate fallito?
«Non sarebbe corretto. Sono due professionisti. Non me la sento di buttar la croce addosso. Erano partiti bene, Cioffi lo abbiamo richiamato perché conosceva l’ambiente e aveva fatto bene».
Qualche italiano in più in squadra non servirebbe? Anche in spogliatoio?
«A me piacerebbe. Pure un friulano. Ma è difficile. Oggi il mercato si fa globalmente con tanti calciatori internazionali».
Alcuni di questi, Walace, Bijol, Perez e Samardzic sono già pronti per essere ceduti. Chi tratterrebbe?
«Siamo una provinciale. Non dipende da noi. Se arriva una grande squadra e una super offerta come fai a tenerli».
▶Lucca lo riscatterete per 8 milioni dal Pisa?
«Sì».
Davis, l’eroe di Frosinone, ha detto che non vede l’ora di ripartire con voi.
«È forte, ora ha bisogno di giocare partite intere»
▶E cosa si sente di promettere ai tifosi?
«Di fare una squadra da metà classifica. E una bella festa in città a luglio, prima del ritiro, per i nostri meravigliosi tifosi».
Serve qualche innesto nel club. Pinzi è stato un bel ritorno. E il suo caro Totò Di Natale.
«A Pinzi voglio bene, è uno di noi. Su Totò, che mi ha scritto come Guidolin, che dire, non so che programmi abbia. La parte tecnica è nelle mani di mio figlio».
▶E su Cannavaro che dice? Vi ha salvati. Resta?
Su Cioffi Non credo che sia corretto buttare la croce addosso su di lui e su Sottil
Su Cannavaro Per quel che ha fatto è chiaro che lo terrei. Presto parlerà con mio figlio
«Per quel che ha fatto è chiaro che lo terrei. Presto con mio figlio si parleranno».
E al presidente dell’Empoli Corsi che dice dopo le polemiche?
«Che siamo andati a Frosinone e abbiamo vinto».
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