La Gazzetta dello Sport - Romana

Haaland, idee chiare «City, la Champions è la competizio­ne che preferisco»

Il norvegese a Manchester: «Il mio idolo Aguero, volevo giocare con Guardiola»

- di Davide Chinellato CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

«Dirò solo questo: la Champions League è la mia competizio­ne preferita…». Con questa frase che sa tanto di promessa e un sorriso grande, Erling Haaland si è ufficialme­nte preso il Manchester City. Oggi inizierà gli allenament­i, ma ieri è stato il suo giorno, quello della presentazi­one davanti a decine di migliaia di tifosi. Compreso il padre Alfie, ex dei Citizens, suo primo idolo calcistico e il motivo per cui il 21enne con l’etichetta di fenomeno addosso, prelevato dal Borussia Dortmund, è nato in Inghilterr­a e cresciuto tifosissim­o dei Citizens. Con una collezione di magliette di Sergio Aguero che l’hanno immediatam­ente trasformat­o nell’idolo dei tifosi.

Dalla curva al campo Haaland era uno di loro, un tifoso. Uno che non ha mai fatto mistero della sua passione per il City anche quando lo affrontava da avversario. «È stato speciale giocarci contro in Champions League lo scorso anno - racconta il norvegese, la cui maglia numero 9 è già diventata di culto per i tifosi come per lui lo è stata quella di Aguero -. Guardo il City da quando Guardiola è in panchina nel 2016: conosco come giocano, so tante cose su di loro. Ma un conto è vederli in tv, un altro giocarci contro: quando l’ho fatto non ho praticamen­te toccato palla per 25’. Ho capito in quel momento che volevo giocare a modo loro, che il City era la squadra giusta per me più delle altre che mi hanno cercato». E poi c’è quel sogno realizzato, quel sorriso che non se ne va mai mentre è sul palco a godersi i suoi nuovi tifosi. Anziché raccontars­i, Haaland si ferma spesso per ascoltare i cori per lui, addirittur­a per cantare quelli storici della squadra con quelli che da ieri sono ufficialme­nte i suoi tifosi. Quelli che fa impazzire quando annuncia che la squadra che non vede l’ora di affrontare è il Manchester United: «Ma non mi piace dire il loro nome».

Cinque anni Haaland, che ha firmato col City un quinquenna­le da 12,5 milioni di euro, ha davanti il salto più importante della sua carriera. È stato macchina da gol in tutte le squadre in cui ha giocato (62 in 67 partite in Bundesliga col Dortmund), promette di esserlo anche al City. «Voglio divertirmi, e quando mi diverto faccio gol e la squadra vince - ha raccontato sicuro -. So di avere gli occhi di tutti addosso, ma ho gestito la pressione per tutta la mia carriera e proverò a godermi ogni momento. Ho fatto passi avanti dal Molde al Salisburgo, poi al Dortmund, ora al City. Devo guardare avanti, continuare a lavorare duro come ho fatto finora per continuare a crescere».

Numero 9 Dovrà crescere anche il City, con Guardiola che ritrova un vero numero 9: i campioni d’Inghilterr­a hanno vinto il titolo segnando 99 gol nella scorsa Premier League, ma soprattutt­o in Champions si sono resi conto che davanti mancava loro qualcosa. Adesso hanno preso il più talentuoso centravant­i in circolazio­ne, uno che hanno pagato 60 milioni di euro. Dovranno cambiare modo di giocare per inserirlo, ma per uno come lui vale la pena farlo. Soprattutt­o per quella promessa. Una che potrebbe valere la Champions.

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 ?? ?? Sorridente Erving Haaland, 21 anni, attaccante norvegese, sorridente davanti allo stemma del Manchester City, il cui iun cui è appena approdato
Sorridente Erving Haaland, 21 anni, attaccante norvegese, sorridente davanti allo stemma del Manchester City, il cui iun cui è appena approdato

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