La Gazzetta dello Sport - Romana
La Roma alza il Mouro
Smalling ricomincia da leader e goleador Il rinnovo è in vista
veva salutato la passata stagione alzando due trofei: la coppa della Conference League e il premio come migliore in campo della finale di Tirana. Doppio trionfo per Chris Smalling che, a 33 anni, aveva dimostrato al mondo che il suo valore non era legato al passare del tempo. Ricordate Dessers, l’attaccante del Feyenoord capo cannoniere della manifestazione? Fu totalmente cancellato dal difensore inglese che, a fine partita, con eleganza ma determinazione aprì le porte al sogno di tornare a giocare in nazionale per il Mondiale. In attesa che il futuro consenta la materializzazione di questo desiderio, l’ex giocatore del Manchester United ha cominciato l’annata segnalandosi come il primo marcatore della nuova Roma. Un gol di testa, come nei giorni belli. Certo, l’avversario – la squadra dei dilettanti del Trastevere
A– non era all’altezza del suo standard, ma il difensore ha già dimostrato di essere sempre il leader della retroguardia giallorossa.
Prove doppie Non è un mistero che José Mourinho straveda per lui, nonostante a novembre Chris arrivi a 34 anni. Evidentemente, la caccia al miglior cacao della Costa Rica, dove lui e la moglie hanno trascorso parte delle loro vacanze estive, lo ha ulteriormente rigenerato e quindi l’allenatore portoghese sa di poter contare su di lui sia continuando a puntare sulla difesa a tre – secondo quello che è il progetto base – sia se in determinate condizioni lo Special One deciderà di rispolverare il suo sistema di gioco preferito, il 4-2-3-1. D’altronde, tutto il reparto trova giovamento dalle sue prestazioni da vero muro, come quello alzato in finale di Conference. Al suo fianco, infatti, anche le prestazioni di Mancini, Ibanez e Kumbulla sono parse lievitare, a tutto beneficio
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Un abbraccio trionfale dopo la Conference
Chris Smalling, 33 anni, mentre abbraccia il suo allenatore José Mourinho, 59 anni, nello spogliatoio dopo la conquista della Conference League. Nella finale di Tirana il difensore inglese era stato votato come migliore in campo i mlioni che nel 2020 la società giallorossa ha pagato al Manchester United per riscattare Smalling, dopo che nel 2019-20 aveva giocato in giallorosso in prestito di una squadra che poi, grazie alle loro garanzie nelle chiusure e negli uno contro uno, sa essere micidiale nelle ripartenze.
Prolungamento Con queste premesse non sorprende che la dirigenza giallorossa stia pensando di prolungare il contratto di Smalling, che andrà a scadenza il prossimo anno. L’ipotesi di base sarebbe quella di farlo arrivare fino al 2024, anche se non all’ingaggio attuale (di poco superiore ai 3 milioni) ma più o meno alla metà, anche se gli emolumenti potrebbero crescere in modo vistoso grazie a dei bonus legati alle partite giocate e ai risultati conseguiti dalla squadra. Il difensore inglese, d’altronde, nella Capitale si trova benissimo e quindi ci sono senz’altro le basi per cominciare un discorso importante. Quello che conta, soprattutto, è che dal punto di vista fisico Chris venga gestito come nella passata stagione, in cui ha cancellato del tutto le perplessità