La Gazzetta dello Sport - Romana
«MILAN BLINDA LEAO LA SECONDA STELLA? SERVE UN SUPER 10»
L'ex terzino: «Ziyech sarebbe perfetto. Inter e Juve si sono rinforzate, ma...»
La freccia del Brasile Serginho, col Milan dal 1999 al 2008, ha vinto tutto. A sinistra posa con la Champions del 2003 con Rivaldo, Roque Junior e Dida. A destra mostra lo stemma si sono troppo "europeizzati", se mi passa il termine. Nel Milan, in passato, si imponevano perché non si snaturavano».
▶ Che cosa aggiungere uno come Ziyech a una squadra che ha meccanismi di gioco consolidati?
«Sfonderebbe le difese chiuse. Non è un caso che il Milan abbia sofferto più spesso al Meazza, contro avversari che non concedevano spazi».
▶L'apri⏻catol€ è stato Leao, il più delle volte.
«Rafa sarà ancora l'uomo-chiave nella prossima stagione. È stato fondamentale per lo scudetto. E dal suo futuro si capiranno anche i piani della nuova proprietà del Milan».
▶In che senso?
«Un talento simile va trattenuto, solo così si fa crescere la mentalità vincente di un club. Se invece non rinnovasse e fosse ceduto, allora significherebbe che il business viene prima».
▶A questo proposito, la conferma di Maldini e Massara nell'area sportiva dovrebbe essere una garanzia.
«Sono stati gli artefici dello scudetto, insieme a Pioli. Aggiungerei pure Moncada, che ha lavorato bene nello scouting».
▶L'ha stupita quella firma last minute sui nuovi contratti? «Un po', ma ero sicuro che sarebbe finita così. Impossibile immaginare un Milan senza Paolo, oggi».
Serginho
È nato a Nilopolis, in Brasile, il 27 giugno 1971. Debutta con l’Itaperuna, poi Bahia e le big Flamengo, Cruzeiro e San Paolo. Nel 1999 lo acquista il Milan, dove gioca fino al 2008, vincendo 2 Champions, una Coppa del Mondo per club, due Supercoppe Uefa, uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Con la Seleçao ha giocato 10 gare
▶La conferma dei dirigenti, di fatto, ha dato il via al Milan 2022-23. Dove arriverà? «Difficile dirlo ora, prima va concluso il mercato. Sono convinto, però, che salirà un altro gradino e completerà un ulteriore step di crescita».
▶Tanto da essere protagonista anche in Champions? «L'obiettivo dev'essere superare la fase a gironi, migliorando quanto fatto l'anno scorso».
▶Vi€tato sognare più in grande?
«Sognare va sempre bene, ma siamo onesti, il gap coi top team europei c'è ancora. Il Milan s'è rinforzato ma è un passo indietro rispetto a club come Liverpool e Real Madrid».
▶ Dove stanno le differenze principali?
«Una su tutte: la profondità della rosa. Le squadre più forti sfruttano le sostituzioni senza perdere troppa qualità, alla lunga questo incide».
▶L€i concentrerebbe gli sforzi sulla caccia alla seconda stella, quindi?
«Il dna del Milan è internazionale, si sa. Riconfermarsi campioni d'Italia e tagliare quel traguardo prima dell'Inter, però, sarebbe una gran cosa».
▶ Diavolo ancora davanti a tutti, in Serie A?
«Inter e Juve si sono rinforzate molto, ma i titoli non si vincono sulla carta. Altrimenti la Champions sarebbe finita quasi sempre a Parigi».
▶In quanto ad acquisti, non scherza neanche il Monza... «Quando sfiderà il Milan avrò il cuore diviso, perché lì ci sono persone come Berlusconi e Galliani, che per me sono state importanti. Adriano l'ho sentito proprio oggi, è gasatissimo. Credetemi: è ringiovanito di una trentina d'anni...».