La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Super Mkhitaryan, Barella mai sotto ritmo

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6,5 Sommer

Diciottesi­mo clean sheet in campionato, e no che non può essere un caso. Attento e reattivo su Zapata, pulito nelle uscite, svelto come sempre ad avviare l’azione.

6,5 Pavard

A tutto campo, chiude e riparte, sempre propositiv­o in fase offensiva: un valore aggiunto, mai messo in seria difficoltà, tanto che sembra quasi giocare in surplace.

6,5 De Vrij

Un filo in difficoltà in avvio su Zapata, poi in crescendo fino a togliersi pure lo sfizio di assistere Thuram sul rigore. E poco più tardi ci riprova pure con Lautaro.

L’ALLENATORE

6,5 Bastoni

La solita presenza in costruzion­e, col piede sinistro potrebbe fare qualsiasi cosa. Si dispera quando sbaglia di poco l’assistenza a Lautaro. (Buchanan 6 Pochi spunti)

7 Inzaghi

Si concede ai tifosi mettendosi a saltare in piena partita. Nell’intervallo dà la sveglia a un’Inter un po’ troppo festante: i giocatori rispondono e arriva l’ennesima vittoria. Quota 98, l’obiettivo ora è quello

6,5 Darmian

Per lui non esistono amichevoli, né cali di tensione. Professore delle diagonali, un giorno spiegherà come l’applicazio­ne sia una dote imprescind­ibile nello sport.

7 Barella

Mai sotto ritmo, pure dentro una partita così. È lui a mandare in porta Mkhitaryan sul rosso, è lui a recuperare palla per l’azione dell’1-0. (Arnautovic 6 Si sbraccia tanto, aggiunge poco)

IL MIGLIORE 7,5 Mkhitaryan

Che bello è, allenare uno così. Alza il ritmo nel secondo tempo, come a indicare la via della vittoria ai compagni. “Conquista” il rosso, assiste Calhanoglu, poi va a riposarsi.

8 Calhanoglu

Non poteva che essere lui, l’uomo della festa. Come calcia sul primo gol è roba da galleria d’arte, sul rigore è Cassazione. Dai tempi di Matthaeus l’Inter non aveva un centrocamp­ista così prolifico. E sì, il parallelo funziona.

6 C. Augusto

Pulito, senza strafare, sempre attento. Il solito doppio ruolo – prima esterno, poi terzo centrale -, mai un eccesso e mai una sbavatura.

Gli scudetti li vinci anche con gente così.

6,5 Thuram

Vivo anche se in combinazio­ne spesso forzata con Lautaro. Costruisce da solo una buona chance nel primo tempo, poi va a prendersi il rigore con un guizzo dei suoi.

IL VOTO PIÙ BASSO 6 Asllani

Va tre volte al tiro, ha voglia di firmare la giornata di festa ma finisce per cercare un po’ troppo la soluzione personale da fuori area. E il piede non è proprio caldo.

6 Lautaro

Stanco, stanchissi­mo, sulle gambe già prima di metà ripresa. Non trova il gol eppure fa in modo di rendersi utile. E sul rigore lasciato a Calhanoglu, nonostante l’offerta del turco, fa un gesto da capitano vero.

6 Frattesi

Se un senso l’aveva, il finale di Inter-Torino, era solo l’attesa per il suo

“solito” gol a chiudere i giochi. E in effetti la chance l’ha avuta, ma stavolta senza fortuna.

6 Sanchez

Trequartis­ta a cercare soluzioni offensive, più che altro per provare a mandare in gol Lautaro. Ispirato, anche se la partita ha ormai detto tutto.

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