La Gazzetta dello Sport - Bologna

Camila non gioca più

GIORGI SI RITIRA IN SILENZIO TALENTO, BELLEZZA, FRAGILITÀ

- di Federica Cocchi

A 32 anni lascia in punta di piedi: un papà come allenatore, una continuità mai trovata

«Il tennis? È solo un lavoro». Parole di Camila Giorgi, ex numero 1 italiana e ora anche ex giocatrice di tennis. Camila, bella, brava, sexy, un po' artista, talento forgiato con lo sport e nato dalla ginnastica, non è mai riuscita a sbocciare pienamente. Un papà allenatore ingombrant­e e molto amato, una famiglia unitissima e colpita dalla terribile tragedia della morte di una sorella, un bagaglio forse troppo pesante per permetterl­e di spiccare il volo. L'azzurra ha deciso di ritirarsi, stop. Non gioco più. Nessun post, nessun annuncio, nessuna intervista. Niente. Il sito dell'Itia (Internatio­nal Tennis Integrity Agency) però la segnala come una delle giocatrici ritirate, con data 7 maggio. Era da un po' che la Giorgi non trovava continuità sul campo, un infortunio a un piede, poi a un polso. Sempre a singhiozzo. L'ultimo match risale al marzo di quest'anno. A Miami, Camila aveva perso dalla numero uno del mondo Iga Swiatek con un doppio 6-1. Estrema. O tutto o niente. Dopo il torneo sul cemento nella sua città preferita, anche se ora vive a San Diego, l'azzurra si era fermata di nuovo. Niente terra rossa, niente Roma, con cui ha avuto spesso un rapporto controvers­o. E soprattutt­o niente Roland Garros. E questo forse doveva destare qualche sospetto. Camila che amava follemente la Ville Lumière, la città dove ha studiato, dove ha imparato grazie alla madre ad amare l'arte e la cultura, non si è nemmeno iscritta al torneo. Forse quello doveva essere un piccolo segnale che qualcosa stava cambiando. A Parigi la Giorgi aveva raggiunto gli ottavi nel 2022, ma il suo migliore risultato Slam restano i quarti a Wimbledon nel 2018.

L'America Camila e il suo talento avevano fatto gola anche a Nick Bollettier­i. Il creatore di numeri 1 era rimasto molto colpito dalla ragazzina, notata quando ancora era una bambina. Avrebbe voluto farne una campioness­a. Ma papà Sergio, ex soldato nella guerra delle Falkland, disse no: le trasferte negli Stati Uniti sarebbero state troppo impegnativ­e. Già, papà Sergio, un uomo particolar­e, difficile. Un padre ingombrant­e ma sempre difeso dalla ex top 30. Lui che litigava con gli arbitri, lui che fumava di nascosto sulle tribune, lui che l'ha allenata ma, alla fine, non le ha mai permesso di diventare una vera regina. La carriera di Camila si chiude così con quattro titoli: il primo nel 2015 sull'erba di s'Hertoghenb­osch, l'ultimo l'anno scorso sul cemento di Merida. Nel mezzo, un ferragosto storico a Montreal nel 2021, quando conquistò il Wta 1000 canadese poche settimane dopo i quarti di finale ai Giochi di Tokyo. Sembrava che sarebbe stato finalmente il punto di svolta della carriera, in cui la ragazza argentina di Macerata avrebbe trovato continuità. Ma niente da fare, altri passi indietro, altre montagne russe.

Quanti problemi Non sono mancate nella vita sportiva di Camila Giorgi polemiche e problemi legali. In passato è entrata in lotta con la Federtenni­s per aver rifiutato la convocazio­ne in Fed Cup (adesso Billie Jean King Cup). Ultimament­e è finita al centro della cronaca per l'inchiesta sui vaccini falsi, con il rinvio a giudizio chiesto a inizio marzo dalla Procura di Vicenza. Nel corso della vita sportiva ha fatto parlare di sé per l'avvenenza e qualche atteggiame­nto sopra le righe con protagonis­ta sempre il padre, come agli Internazio­nali nel 2021 con la lite tra Sergio e la giudice di sedia Morgane Lara durante la sfidamarat­ona che ha portato alla sconfitta contro Sara Sorribes Tormo: «Il padre della Giorgi è veramente matto, state qui vicino». Infine le ultime voci che la darebbero inseguita dal fisco per una serie di «dimentican­ze». Adesso che accanto al nome Giorgi appare la voce “ritirata” sembra che manchi qualcosa, un finale a questa storia che sarebbe potuta essere molto diversa. Camila, la sua treccia bionda e i completini disegnati dalla mamma, servizio e dritto, velocità e forza esplosiva. Ora può dedicarsi a quello che più ama, l'arte, la moda, i profumi: «Se togliessi i completi da tennis mi vedrei con un camice, in laboratori­o, a elaborare qualche nuovo cosmetico». Buona strada, Camila.

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GETTY Felice a Montreal Camila Giorgi in posa col trofeo di Montreal il 15 agosto 2021 dopo aver battuto in finale la ceca Karolina Pliskova
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Camila Giorgi in azione: nel 2021, oltre al trionfo a Montreal anche i quarti di finale ai Giochi di Tokyo, sconfitta dalla ucraina Svitolina
Alle Olimpiadi nei quarti Camila Giorgi in azione: nel 2021, oltre al trionfo a Montreal anche i quarti di finale ai Giochi di Tokyo, sconfitta dalla ucraina Svitolina
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Con Sergio papà e allenatore Camila Giorgi con Sergio, il papà che l’ha allenata, reduce di guerra alle Falkland. La madre Claudia Fullone è disegnatri­ce di moda

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