La Gazzetta dello Sport - Bologna

Comanda la difesa

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arretrato potrebbe avvalersi del suo elemento di maggior spicco in due dei quattro spareggi per l’Europa proposti di seguito dal calendario. Indubbiame­nte si tratta di un grosso sollievo per l’universo Toro, però va tenuto presente che la squadra sta comunque proseguend­o nella sua serie di clean sheet. Anche col Lecce la porta è rimasta chiusa e quindi la media di imbattibil­ità continua a essere più che lusinghier­a: dodici su ventiquatt­ro significa non subire gol in una partita su due. Ecco spiegata la presenza del Toro, da tempo, sul podio della classifica relativa alle reti al passivo. Granata terzi, a quota 20, dietro Inter e Juve.

Soluzioni

In queste due partite più prossime, che vedranno i granata opposti alle formazioni della capitale, ovvero il recupero di dopodomani contro la Lazio e poi la sfida alla Roma in programma lunedì, come regista difensivo dovrebbe essere confermato Matteo Lovato, con Saba Sazonov prima alternativ­a e Koffi Djidji sullo sfondo quale soluzione di emergenza. E siccome Ricardo Rodriguez conta di rimettere al braccio la fascia di capitano a marzo, dopo aver risolto la distrazion­e muscolare alla coscia destra accusata contro il Sassuolo, ecco che anche l’altro acquisto di gennaio, Adam Masina, dovrà darsi da fare per tenere sempre riparata la porta di Milinkovic. Come braccio mancino della linea a tre Juric non ha altre opzioni. Sì, davanti a una emergenza assoluta potrebbe adattare Vojvoda, che nella nazionale del Kosovo gioca spesso da marcatore puro. Ma sarebbe proprio una soluzione estrema.

Fiducia

Quindi pieno sostegno a Masina, che del resto nella sua prima gara da titolare si è ben comportato. Sullo zero a zero è stato lui a sventare proprio sulla linea bianca (pallonetto di Piccoli) un’occasione dei salentini propiziata da una parata difettosa in uscita di Milinkovic. Meritando alla fine gli applausi della Maratona e gli elogi dell’allenatore. Al pari di Lovato: pure il difensore prelevato dalla Salernitan­a contro il Lecce si è ben comportato, cancelland­o quella esitazione dell’esordio dal 1’ col Sassuolo in marcatura su Pinamonti (che fece gol). Il ragazzo ha saputo reagire e venerdì all’Olimpico si è fatto apprezzare dai nuovi tifosi. Ripagando la fiducia di Juric che lo aveva preferito a Sazonov.

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Da sinistra, Koffie Djidji, 31 anni, difensore granata dal 2018 con un intervallo a Crotone. Al centro il portiere Vanja Milinkovic, 27 anni oggi. A destra Matteo Lovato, 24 anni
LAPRESSE Esperienza e novità Da sinistra, Koffie Djidji, 31 anni, difensore granata dal 2018 con un intervallo a Crotone. Al centro il portiere Vanja Milinkovic, 27 anni oggi. A destra Matteo Lovato, 24 anni
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