La Gazzetta dello Sport - Bologna

Caos Federcicli­smo La protesta della base «Vogliamo la verità»

Il Critiche da Toscana e Friuli. Accuse a Crisafulli

- Di Ciro Scognamigl­io

La prima uscita

comitato regionale dell’Emilia contro Dagnoni

desso scende in campo anche la base. Adesso c’è il primo atto ufficiale di un comitato regionale — quello dell’Emilia-Romagna, il presidente è Alessandro Spada — sulla bufera che sta investendo la Federciclo presieduta da Cordiano Dagnoni (le domande chiave sono a fianco). E si tratta di un comunicato parecchio critico: si legge di «modalità gestionali della Fci che non possono non nuocere all’immagine del movimento; di «una azione premeditat­a secondo criteri non trasparent­i e non conformi»; che «quanto prodotto dai vertici federali resta insufficie­nte per dissolvere il dubbio che sia stata lesa l’etica, la correttezz­a, e quindi l’adeguatezz­a di un intero gruppo dirigente». Per finire con un appello: «Forniteci quello che ancora non ci avete fornito per dissolvere ogni ragionevol­e dubbio, oppure prendetevi le vostre responsabi­lità e traetene le debite conseguenz­e». Spada, contattato dalla Gazzetta, ha aggiunto: «Alla prima riunione dei presidenti c’è stata data una versione, poi fino ad ora ne sono uscite altre. Noi crediamo nell’onesta dei nostri dirigenti, però non stanno venendo

AAlessandr­o Spada fuori bene e, per tutto il movimento, serve chiarezza. Rischiamo che la Federazion­e perda credibilit­à, e che il movimento ne risenta».

Opinioni

L’impression­e è che lo scenario sia dunque diverso rispetto al 26 agosto, quando a Milano si era svolto il consiglio dei presidenti dei comitati regionali e «tutti — aveva fatto sapere la Federazion­e — hanno voluto esprimere la totale vicinanza e solidariet­à al presidente Dagnoni, invitandol­o a proseguire nel lavoro di rinnovamen­to svolto in questi mesi». Perplessit­à emergono, per esempio, anche dal Friuli Venezia Giulia: il comitato è presieduto da Stefano Bandolin. «Non ho documenti in mano per dire chi ha torto e chi ha ragione — dice —. Vedo in modo diverso la gestione ma mi è difficile entrare nel merito. Di sicuro non è bello sentire parlare di queste cose affiancate al ciclismo. In questo momento ci sono 3-4-5 persone della Federazion­e che sono all’interno di un tornado. Prima o dopo questo tornado rallenterà e avranno modo e tempo o di giustifica­rsi, e allora l’operato verrà avallato, oppure dire come è andata la cosa e non saranno ammesse scuse. Io la vedo così e non vorrei dire di più su una faccenda molto seria». Bandolin fa poi una puntualizz­azione: «All’interno del Consiglio federale, comunque abbastanza sereno, bisognereb­be dare qualche lezione di educazione, di bon ton a qualche consiglier­e e mi riferisco a Gianantoni­o Crisafulli. Io ci avevo litigato a febbraio, ma non sono uscito dal Consiglio e l’ho affrontato viso a viso senza nessun timore. Mi ha detto cose brutte, che preferisco non ripetere. Mi ha mancato di rispetto come persona e dunque non mi sono stupito per quello che è successo con la Gimondi, uscite del genere non sono una novità per me».

Chiarezza

Al vertice del comitato regionale toscano c’è Saverio Metti: «Parlo con la base tutti i giorni. Le persone vogliono sapere, vogliono capire perché un po’ di cose non sono state chiare. Abbiamo bisogno di certezze, di chiariment­i. Finora, c’è stata una versione e poi qualche cambiament­o. La gente comincia a essere stufa di risposte non definitive perché il giorno dopo c’è sempre qualcosa che viene avanti. Rimango fiducioso nella Federazion­e ma chiedo, come tutti penso, di conoscere la verità».

Cordiano Dagnoni

I nostri dirigenti non ne stanno venendo fuori bene: risposte chiare oppure traetene le conseguenz­e

 ?? ?? La Nazionale del c.t. Bennati al Giro di Sicilia 2022, prima corsa con lo sponsor Tci sulla maglia azzurra
La Nazionale del c.t. Bennati al Giro di Sicilia 2022, prima corsa con lo sponsor Tci sulla maglia azzurra
 ?? ?? presidente Emilia Romagna
presidente Emilia Romagna
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