La Gazzetta dello Sport - Bologna

«Inter barricata: ha avuto paura Milan, ma perché rischiare così?»

«Per i ragazzi di Pioli poteva essere un trionfo, invece è stata una semplice vittoria»

- Di Andrea Schianchi

Tonali

Èun derby che assomiglia a una grande abbuffata: dentro ci si trova di tutto. «Sono successe più cose in questi 95 minuti che in tutto il resto della giornata» commenta Arrigo Sacchi. «Diciamo subito che per il Milan poteva essere un trionfo e invece si è trasformat­a in una semplice vittoria. Il trionfo è quando metti l’avversario al tappeto e non gli permetti di rialzarsi: qui, al contrario, l’Inter ha sfiorato il pareggio in più di un’occasione».

▶ Ci sono state due partite in una.

«Solo due? Io direi anche tre o quattro. Dunque, all’inizio, dopo un normale periodo di studio, il Milan ha preso il dominio del campo e i nerazzurri hanno sfruttato un errore e sono passati in vantaggio. Poi c’è stata la grande reazione del Milan che ha pareggiato, ha allungato e poi si è inspiegabi­lmente fermato. E così l’Inter si è rifatta sotto. A San Siro le emozioni non sono mancate».

▶Dal punto di vista del gioco come le è sembrato il derby?

«C’era una squadra italiana, l’Inter, che si basava soprattutt­o sui singoli e sulla difesa, e poi c’era una squadra, il Milan, che praticava un gioco europeo, dove tutti si sacrificav­ano e partecipav­ano sia alla fase difensiva sia alla fase offensiva. E’ stata una partita strana, però: poteva capitare tutto e il contrario di tutto».

▶ L’Inter, soprattutt­o dopo il vantaggio, aveva un atteggiame­nto molto prudente. Difetto da correggere?

«I nerazzurri avevano cinque difensori per tre attaccanti: dimostrazi­one che c’era molta paura. A tratti, li ho contati, c’erano dieci giocatori interisti tutti chiusi nella propria metà campo. Io non capisco: dopo l’1-0 era il momento per attaccare il Milan, perché poteva essere demoralizz­ato, e invece la squadra di Inzaghi si è chiusa là dietro. Mah...».

▶Il Milan ha reagito con il carattere, con la qualità del gioco e con il pressing.

«Sono stati bravi a recuperare palloni su palloni e ad aumentare il ritmo. Bellissimi i gol di Leao e Giroud. Tutti venuti da azioni manovrate velocement­e. Di fronte alla rapidità dei rossoneri l’Inter è parsa in difficoltà».

Battaglia e quello riuscito

Arrigo Sacchi

▶ Prima dell’ingresso di Dzeko i nerazzurri erano in bambola totale.

«Quando è entrato Dzeko il Milan si è spento. Probabilme­nte ha pensato di aver già vinto, ma le partite durano sempre novanta minuti, e anche di più. E, sul 3-1, ho scritto questo appunto sul mio taccuino: adesso i rossoneri devono insistere a ritmo alto, non far giocare l’Inter, perché altrimenti rischiano. I nerazzurri hanno qualità tecniche ed esperienza per poter rientrare in partita. E così è stato, ma credo che in questo caso il Milan abbia dei demeriti nella gestione della gara».

▶In che senso?

«Non puoi lasciare l’iniziativa all’avversario, smettere di pressare e di attaccare gli spazi. Su questo Pioli dovrà riflettere e i suoi ragazzi devono capire che sono grandi soltanto se sono supportati dal gioco. In questo caso, invece, penso si sia evidenziat­a l’immaturità caratteria­le della squadra».

▶Le sostituzio­ni di Pioli l’hanno convinta?

«Quelle di Inzaghi, e penso a Dzeko e a Dimarco, hanno inciso di più. De Ketelaere fuori per Brahim Diaz è stato un rischio».

▶A proposito del belga, che ne pensa?

«E’ bravo, ha i tempi di gioco, sa smarcarsi e sa attaccare gli spazi. E poi mi sono piaciuti, oltre a Leao e a Giroud, anche i due centrocamp­isti: sia Tonali sia Bennacer hanno fatto girare bene la squadra».

Che bei gol quelli di Leao e Giroud. Però sono stati Tonali e Bennacer a far girare la squadra

L’analisi

I cambi di Inzaghi hanno pesato di più: anche Dimarco ha trasmesso grinta alla squadra

▶ La difesa non sempre perfetta, vero?

«Sui gol dell’Inter ci sono stati due errori di allineamen­to. Bisogna correggere velocement­e».

▶Dell’Inter l’ha colpita qualcuno in particolar­e?

«Dzeko, per il gol e per la grinta che ha trasmesso alla squadra alla ricerca del pareggio. E anche Dimarco. Prima del loro ingresso, però, ho visto pochino».

Dimarco

I rossoneri sono stati bravi a recuperare palloni e ad aumentare il ritmo. Bellissimi i gol di Leao e Giroud, venuti da azioni manovrate velocement­e. Di fronte alla rapidità del Milan, l’Inter è parsa in difficoltà

 ?? AP ?? Una fase del derby di ieri: Lautaro Martinez, 25 anni, va al tiro sotto lo sguardo di Ismail Bennacer, 24
AP Una fase del derby di ieri: Lautaro Martinez, 25 anni, va al tiro sotto lo sguardo di Ismail Bennacer, 24
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A giudizio di Sacchi, Pioli si è preso un rischio facendo uscire De Ketelaere
Simone Inzaghi, invece, ha azzeccato l’ingresso di Dzeko: grande approccio
LAPRESSE ANSA Il cambio rischioso A giudizio di Sacchi, Pioli si è preso un rischio facendo uscire De Ketelaere Simone Inzaghi, invece, ha azzeccato l’ingresso di Dzeko: grande approccio
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