La Gazzetta dello Sport - Bologna
Gol, assist, dominio del match E adesso il club deve blindarlo
Rafa ha trovato il suo primo gol all’Inter nella centesima in Serie A, incantando. Pioli: «Il suo rinnovo? Chi di dovere, farà ciò che deve» Dopo diversi derby piuttosto anonimi, il portoghese si è preso la scena facendo l’artista
col sorriso uesta storia che Rafa Leao ha un telecomando con cui può mettere il mondo in pausa per un secondo è interessante. Dovrebbero brevettarla. Il Milan sta vincendo 2-1 un derby tra i più belli della storia recente quando Rafa schiaccia il tasto magico: Bastoni e De Vrij restano fermi, lui surfa sull’erba. Un secondo dopo, la sta già mettendo nell’angolo col sorrisone. Ora, non che ci fossero grandi dubbi, ma se c’è una lezione che il derby di andata ha lasciato al mondo – forza del Milan a parte – è questa: Rafa Leao, nei suoi picchi, è da prima fascia mondiale. In più, ha quel senso artistico da poesia in movimento, un’eleganza naturale che fa venir voglia di aggiungere due lettere al nome e rispolverare il soprannome che Agnelli dava a Robi Baggio: Raffaello. Raffaello Leao, non suona nemmeno male.
Q100 in A
Lo scontrino del suo sabato è questo: due gol, un assist, 14 passaggi – il minimo, il ragazzo tende a isolarsi – e tre cross a segno, uno non glorificato dalla testa di Calabria. In più, il dominio tecnico della partita e un paio di cifre tonde. Leao ha segnato il primo gol all’Inter alla sua partita 100 in A. E ha segnato gli ultimi 10 gol a San Siro: se non ha 70mila persone a spingerlo, diciamo, è meno ispirato. Tutto con il fascino leggero di chi gioca facile, del talento puro, e con un particolare: Rafa si è manifestato nella partita più importante, non nella più semplice. C’è differenza.
E ora Cardinale?
Domanda livello facile: quanti portoghesi hanno segnato nel derby? Uno solo e non è Rui Costa (no, non è neanche Maniche). Quanti giocatori, nelle ultime 11 partite, hanno preso parte a 12 gol? Due. Uno è Lautaro, l’altro gioca con il 17 e nel tempo libero canta. Il Milan sui social gli ha reso dovuto omaggio con un testo: «Simply stunning», “Semplicemente sbalorditivo”. Olivier Giroud invece ha commentato sereno: «Sapevo sarebbe rimasto, non ero nemmeno preoccupato». Gerry Cardinale ora è l’uomo chiamato ad allungargli il contratto. Due previsioni: non sarà breve e non sarà facile. Stefano Pioli sul tema si è espresso così: «Non posso decidere io, ma credo che la volontà del club sia proporre il rinnovo. Chi di dovere farà quello che deve». E sulla partita: «Rafa in campo ha atteggiamenti bellissimi, è bello, sa che è dotato di talento». Anche lui si è abituato ai momenti Leao – quei due, tre flash a sera in cui Rafa diventa artistico – e non vorrebbe smettere proprio ora che c’è uno scudetto da difendere, una Champions da scalare. E Rafa? Sui social si è limitato a una frase – «Le risposte arrivano in campo» – e ha fatto parlare i piedi da artista: dopo diversi derby deludenti, 90’ da fenomeno. Direbbe Raffaello: «Trasfigurazione».
Trasformazione