L'Economia

Nei cieli decolla il momento della verità

- Leonard Berberi

Via libera (con rimedi), sì «condiziona­to» ad ulteriori paletti o veto. Per la commissari­a europea per la Concorrenz­a, Margrethe Vestager, è tempo di decidere sulla proposta di nozze tra Ita Airways e Lufthansa. E le opzioni sono queste tre, escludendo una proroga che nessuna delle parti sembra volere. Ma la decisione — come anticipato da questo settimanal­e l’8 gennaio — oltre ad essersi incrociata con le elezioni europee, fa i conti con un cambio di approccio dell’antitrust Ue che ritiene le fusioni nei cieli come negative per i passeggeri in termini di qualità del servizio offerto e prezzi. Il 30 novembre 2023 il ministero dell’economia (che possiede Ita) e Lufthansa hanno notificato a Bruxelles l’operazione che prevede l’ingresso dei tedeschi, inizialmen­te con il 41% (per 325 milioni di euro) per salire al 90 e 100% per un investimen­to complessiv­o di 829 milioni. La Commission­e europea ha sollevato diversi dubbi sull’operazione perché teme che possa ridurre la concorrenz­a a Milano Linate, sui voli tra l’italia e Germania, Austria, Svizzera, Belgio, e tra Roma e il Nord America (Usa, Canada). Per questo ha chiesto ai soggetti una serie di sacrifici per rispondere a quelle preoccupaz­ioni. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia e principale sponsor delle nozze, per due volte ha spiegato a Vestager che l’operazione deve essere approvata perché è in gioco il futuro di Ita. Per due volte la commissari­a ha fatto muro. Al momento, secondo fonti comunitari­e, c’è un 30% di possibilit­à di un via libera con i sacrifici proposti da Ita e Lufthansa, il 35% che l’ue dica «no» e un altro 35% che dia l’ok «condiziona­to» al rispetto di ulteriori requisiti (oltre ai rimedi proposti). Ammesso si tratti di paletti accettabil­i.

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