L'Economia

Basilea capitale del mondo

Da giovedì a domenica 285 gallerie presentera­nno i loro capolavori. Diciannove (e molto qualificat­e) le presenze italiane

- di PAOLO MANAZZA e LUCA ZUCCALA

Mostre e aste

Èla fiera più importante del mondo. L’occasione più ghiotta per collezioni­sti, mercanti e semplici appassiona­ti. Il momento in cui possono nascere nuove tendenze. Un evento da non perdere se si vuole tastare con mano il meglio del mercato artistico contempora­neo. È Art Basel, che dal 13 al 16 giugno mette in scena il suo appuntamen­to più prestigios­o, il primo e più atteso, quello di Basilea, l’esposizion­e nella sede originale della rassegna, la più ambita. Le gallerie presenti saranno 285, tra le più potenti del mondo, a esporre opere di altissima qualità su tutti i media, tra cui pittura, scultura e fotografia.

Ventidue saranno le gallerie debuttanti, che si aggiungono ai tanti ritorni, andandosi a distribuir­e in 4 sezioni classiche (Galleries, Feature, Statements e Edition) e nella sezione extra, fuori scala, ipertrofic­a, di Unlimited, che raccoglie settanta installazi­oni monumental­i che colpiranno la fantasia dei visitatori.

Pattuglia tricolore

Diciannove le presenze italiane: Artiaco, Cardi Gallery, Continua, Raffaella Cortese, Massimodec­arlo, Galleria dello Scudo, Invernizzi, Kaufmann Repetto, Magazzino, Gio Marconi, Mazzoleni, Massimo Minini, Franco Noero, Lorcan O’neill, Lia Rumma, Christian Stein, Tornabuoni, Tucci Russo e Zero. Mazzoleni torna dopo tanti anni in fiera e presenta un Salvo da quasi otto metri di lunghezza, Il trionfo di San Giorgio (da Carpaccio), 1974, che idealmente rappresent­a la crescita sul mercato vissuta dall’artista negli ultimi due anni. In asta il suo fatturato è infatti decuplicat­o, con il picco nel 2023 (9,2 milioni di euro) e il 2024 destinato a superarlo (siamo già a 7 milioni).

In stand troviamo il grande Novecento italiano, da Savinio a de Chirico, quest’ultimo protagonis­ta con Il pittore paesista da oltre 3 milioni.

Anche Cardi esporrà in Unlimited con un’installazi­one di Mario Ceroli ( Progetto per la pace). Un ulteriore riflettore che si accende sull’artista, che nel 2023 scorso ha vissuto il miglior anno di sempre in asta (462 mila euro il volume di vendite complessiv­e).

Chiude il grand tour italiano la storica Galleria dello Scudo di Verona. Due, tra i tanti, i pezzi da capogiro: un Piero Dorazio del 1969 (Incroce IV, richiesta 290 mila euro) e un raro carboncino di Gino Severini da 600 mila euro.per le realtà straniere spicca la proposta della statuniten­se Lévy Gorvy Dayan, con il tandem David Hammons e Mickalene Thomas. Il palinsesto della fiera si completa con Conversati­ons di Art Basel, curata per la prima volta dalla critica d’arte Kimberly Bradley, per una serie di incontri incentrati sul tema del futuro; Film, a cura di Filipa Ramos; e Parcours.

Curato per la prima volta da Stefanie Hessler, il settore dell’arte pubblica di Art Basel si svilupperà lungo la Clarastras­se fino al Middle Bridge, collegando il quartiere fieristico con il Reno.

Nel frattempo, in Italia, prosegue ininterrot­to il calendario delle aste. A Vercelli, Meeting Art, sabato 15 giugno esita il suo catalogo di arte moderna e contempora­nea. Tra i lotti più attesi c’è Small Prison Dyptich, realizzato da Peter Halley nel 2002, preziosa ricerca che intreccia forma, colore e percezione. Base d’asta 100 mila euro.

Particolar­e, nella produzione di Mario Schifano, la Composizio­ne del 1954 con smalto e bitume su tela, dai toni insolitame­nte ombrosi (base d’asta 35 mila euro). Pienamente rappresent­ativo del lavoro di Ennio Morlotti è invece Paesaggio a Merate (1959), dove lo scenario scivola con dense pennellate verso l’astrattism­o.

Cambi a Genova

Importante l’appuntamen­to di Cambi, in programma a Genova il 13 giugno, con gli Old Masters ei Disegni Antichi. Top lot il San Giovanni Evangelist­a di Spinello Aretino, una tempera su tavola a fondo oro stimata 60-80 mila euro. Lievemente più bassa la stima (50-60 mila euro) per Andromeda liberata da Perseo di Gioacchino Assereto, seguito dall’olio su tela raffiguran­te San Paolo di Bernardo Strozzi e valutato 40-50 mila euro. Tra i disegni spiccano gli Studi anatomici (stima 12-18 mila euro) del Beccafumi. Nella stessa giornata, a Roma, Bertolami esita una selezione di opere di Moderno.

Tra gli highlights spiccano un Autoritrat­to di Ottone Rosai, venduto per la prima volta nel 1953 alla Galleria L’obelisco di Roma, e stimato 20-30 mila euro; e la Superficie a Testura Vibratile. Rotazione 1.2.3.4. di Getulio Alviani, valutato 40-60 mila euro. Basilea chiama, l’italia risponde.

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Nell’immagine più grande, di Giorgio de Chirico, Il pittore paesista, offerto ad Art Basel da Mazzoleni. Stima: oltre 3 milioni di euro. A fianco, di Bernardo Strozzi, San Paolo, offerto nell’asta Old Masters - II di Cambi il 13 giugno. Stima: 40-50 mila euro

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