IL RUOLO DEL CREDITO «UN PARTNER PER CRESCERE»
Kuhn (Bper Banca): «Siamo al fianco di imprese e famiglie per recuperare velocemente il passo dei primi» La centralità del Pnrr e il ruolo abilitatore della Regione. La partnership per Torino capitale della cultura d’impresa
L’importanza del ruolo. «In Piemonte – dice Stefano Vittorio Kuhn -, Bper vuole essere partner credibile e prezioso delle imprese e delle famiglie, ricoprendo una posizione distintiva e di stimolo rispetto a tutto il contesto socio-economico della regione. Il Piemonte ha ben compreso in questi ultimi periodi che deve costruirsi una rinnovata progettualità per non correre il rischio di invecchiare e tutti gli attori economici hanno ben inteso questa necessità. Le associazioni territoriali di Confindustria hanno una presa diretta sul territorio e il nostro rapporto con loro – sottolinea Kuhn, che è responsabile della rete commerciale di Bper Banca – è stretto e partecipativo. Così come negli organi della Regione abbiamo incontrato una grande capacità di mettere a terra velocemente i bandi legati a quella immensa possibilità di svolta che è rappresentata dal Pnrr, dimostrando di aver compreso come il timing sia fattore determinante per una migliore gestione di quei fondi». Se la regione nel suo complesso ha subito, nel corso del 2023, un rallentamento più marcato rispetto alla media nazionale è anche vero che ha innell’attrarre fluito su questa frenata il legame stretto con l’economia tedesca, finita in recessione.
Automotive
L’ambito dell’automotive, storico cavallo trainante dello sviluppo a nordovest, ha faticato più del previsto, nonostante altri comparti abbiano evidenziato segnali confortanti. La provincia di Cuneo si sta specializzando un turismo di fascia più qualificata, l’astigiano conferma una produzione vinicola di alta qualità e l’agricoltura, che trasversalmente caratterizza più province ha raggiunto, sia negli allevamenti che nella viticoltura, vertici qualitativi importanti. Lo conferma, se ce ne fosse bisogno, il prezzo per ettaro dei vigneti, capaci anche di attrarre significativi interessi provenienti dall’estero.
Nel complesso però, il Piemonte è regione con una profonda tradizione imprenditoriale ed è anche per questo che Bper ha affiancato l’unione industriali di Torino come main partner della manifestazione Torino capitale della cultura d’impresa 2024. Con 78 filiali, due aree, sei centri private sotto le insegne della Banca Cesare Ponti guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Greco, oltre 500 dipendenti in maggioranza donne e un prodotto bancario lordo che ha superato, alla fine dello scorso anno, i 10,5 miliardi di euro (1,7 miliardi provenienti dal corporate), Bper si propone di essere un player presente e attivo per curare gli interessi del suoi 154 mila clienti privati a cui si aggiungono oltre 30 mila imprese. «Il nostro obiettivo – evidenzia Kuhn – è di essere soggetto facilitatore per lo sviluppo della regione, in ogni ambito che abbia interesse economico. Bper nasce con una forte vocazione ad essere banca di territorio e di prossimità e anche a valle delle molte trasformazioni che il gruppo ha avuto in questi anni il rapporto con la nostra clientela, con i centri della produzione, la vicinanza con queste realtà rimane inalterata, anzi rafforzata dall’essere diventati un gruppo presente a livello nazionale, con una forte posizione finanziaria, solido, capace di intervenire in ogni situazione. Dal mutuo casa ai micro-finanziamenti, fino alla finanza d’impresa e alla gestione dei flussi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza, Bper c’è». Un impegno che guarda al futuro. «Siamo convinti - dice Kuhn - che nel suo complesso la regione Piemonte abbia le competenze e la capacità per recuperare rapidamente la velocità di crociera nell’ambito della crescita economica, in modo tale da continuare ad essere uno dei motori dell’economia italiana, come il Piemonte è sempre stato».
L’attenzione ai fondi del Pnrr è massima, tanto che Bper è soggetto finanziatore di più bandi. Si va dalla digitalizzazione d’impresa agli investimenti sul territorio, dalle energie rinnovabili al commercio competitivo. Ma non da meno è l’ambito che riguarda l’ammodernamento delle macchine agricole.
Trasformazioni
«Il Piemonte – conclude Kuhn – è nel mezzo di una importante e significativa trasformazione. Quello che era uno dei vertici del triangolo industriale italiano sta oggi cercando una nuova identità imprenditoriale. La capacità adattativa, la trasformazione di competenze e il concerto tra le varie parti economiche, dalla Regione alla presenza competente e attiva delle associazioni di Confindustria sono stimolo anche per noi, che siamo consci di giocare in questa regione una partita importante, con un elevato livello di concorrenza, ma forti di una solidità riconosciuta e di un approccio che pone sempre l’interesse del cliente al centro del nostro intervento». Un player affidabile in più.