Piazza Affari, dentro i grafici nessuna bufera
I guai di The Donald non modificano (per ora) il trend rialzista Ma c’è chi porta a casa i profitti, mentre Fininvest compra...
Il caso Trump agita i mercati, ma non troppo. Nel giorno in cui hanno spirato più forte i venti del Russiagate, le Borse statunitensi hanno messo a segno la peggiore seduta da oltre un anno: -1,8% per L’S&P500, -2,6% il Nasdaq. Ma il quadro di fondo appare tutt’altro che deteriorato. Non solo a giudicare dalla reazione dei mercati dopo il mercoledì nero. «L’intonazione positiva continua — commenta Enrico Nicoloso a capo dell’analisi tecnica di Websim.it —. Le indicazioni dei grafici a livello mondiale sono piuttosto omogenee. Con S&P500, Dax e Msci World che consolidano i massimi assoluti raggiunti quest’anno, e indici più periferici, tra cui l’ftse Mib, che rimangono impostati per il proseguimento del recupero».
Le partite aperte
Un freno potrebbe però venire dallo stacco dei dividenti. Il più importante è quello di oggi che «spunterà» parte dei rialzi dei titoli e quindi degli indici. Nicoloso segnala anche come, «qualche nuvola arrivi dalla stagionalità non favorevole alle Borse sul finire della primavera e inizio estate. Il mercato obbligazionario rimane in una situazione piatta con tassi e spread che non anticipano immediati scossoni. E anche la forza dell’euro non è tale da modificare lo scenario di medio-lungo periodo. Ma gli obiettivi rialzisti dell’anno non sono ancora stati raggiunti e il rischio di qualche scivolone aumenta».
Stagionalità e turbolenze potrebbero quindi spingere alcuni investitori a monetizzare i guadagni delle ultime settimane. Lo scorso 5 maggio l’amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, ha annunciato le cessione sul mercato di 1 milione di azioni pari che valgono un miliardo di euro. Una decisione attesa dato che Bezos deve finanziare lo sviluppo della società Blue Origin, attiva nelle esplorazioni spaziali. Ma anche in Piazza Affari, nel suo piccolo, è stata teatro di cessioni di partecipazioni. Nella tabella i nomi delle società dove ci sono state le operazioni più rilevanti nel mese di maguna gio. A ingolosire gli investitori, probabilmente il fatto che l’indice abbia raggiunto i massimi dal dicembre 2015.
Chi si è mosso
Da segnalare due recenti e sostanziosi collocamenti: Datalogic e Iren. Hydra, che possiede il pacchetto di maggioranza di Datalogic, leader nel campo della produzione di lettori di codici a barre, ha messo sul mercato 2,9 milioni di azioni, corrispondenti al 5% del capitale, portando la propria partecipazione al 62,2% circa. Il titolo pochi giorni fa era al massimo da 3 mesi, mentre da inizio anno il guadagno è del 35%. conferma che questo potrebbe essere il momento di portare a casa i profitti è arrivata da Banca Akros che ha ridotto la raccomandazione su Datalogic da accumulate (accumulare ndr) a neutra.
Presa di profitti anche su Iren, società dei servizi pubblici locali attiva tra il Piemonte e l’emilia Romagna. A vendere in questo caso sono stati il Comune di Reggio Emilia e di Parma che hanno messo sul mercato il 2% del capitale della società al prezzo di 1,98 euro, pari a uno sconto 4% rispetto alla chiusura del giorno prima. I due soci si sono impegnati a non vendere altre azioni nei prossimi novanta giorni.
Su Iren si è espressa pochi giorni fa Mediobanca Securities confermando la raccomandazione outperform (farà meglio del mercato, ndr) dopo i risultati del primo trimestre 2017 «più forti delle attese». Gli analisti hanno quindi aumentato le stime sull’utile per azione in media del 3% nel 2017-2019.
In controtendenza si è mossa invece
Nuove opportunità d’investimento sbarcano nel recinto del reddito fisso. Una firmata da Banca Mondiale, con dealer Bnp Paribas, e due targate Banca Imi (la Banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo). Il nuovo bond sostenibile in dollari Usa di Banca Mondiale è atteso questa settimana sul Mot di Borsa Italiana.
L’obbligazione della Banca Mondiale, in valuta americana, con durata decennale (scade il 22 maggio 2027), stacca una cedola annuale del 2,25% lordo. Come tutte le emissioni della World Bank anche quest’ultima nata si propone di combattere la povertà e le disuguaglianze nel mondo. Il ricavato, infatti, come sempre, sarà destinato a investimenti socialmente utili in diversi settori: sanità, istruzione, agricoltura, infrastrutture. L’investimento minimo è di duemila dollari Usa . Esiste anche la possibilità di rimborso anticipato a partire dalla fine del quinto anno, a discrezione della banca.
«Questa nuova emissione — spiega — Denis Beltramini di Bnp Paribas Fininvest che a maggio ha investito 20 milioni di euro in Mediaset comprando oltre 5 milioni di titoli sul mercato. Una operazione attesa considerato che il gruppo deve difendere la propri posizione sulla società di Segrate dall’aggressività di Vincent Bolloré.
Obbligazioni Jim Yong Kim, alla guida della Banca Mondiale. I bond emessi dall’istituto non sono soggetti al bail in e sono tassati con l’aliquota dei Btp: 12,5%
Corporate Institutional Banking, — non è soggetta a bail-in e conferma l’impegno della Banca Mondiale nell’offrire ai risparmiatori italiani opportunità d’investimento sostenibili combinando rendimento con un emittente di prestigio». Ricordiamo che le obbligazioni beneficiano di una fiscalità agevolata del 12,5% e le emissioni in valuta straniera sono soggette al rischio cambio. La liquidazione delle cedole e del capitale a scadenza avverrà nella valuta di denominazione.
Sempre sul Mot dal 18 maggio sono già disponibili le due nuove obbligazioni della famiglia Collezione, emesse da Banca Imi. Queste ultime, denominate in euro e in dollari Usa, sono quotate anche su Eurotlx. Il bond denominato in euro con vita decennale (scade il 17/05/2027), nei primi due anni riconosce un tasso fisso lordo del 3,40% annuo. Dal terzo anno fino a scadenza il rendimento sarà calcolato sull’andamento dell’indice Euribor 3 mesi più 0,50%, con un massimo del 3,40% lordo annuo. Il bond denominato in dollari Usa, con durata otto anni (scade il 17/05/2025), nei primi 4 anni offre un rendimento fisso lordo del 4,00% annuale. Dal quinto anno fino a scadenza, il rendimento sarà calcolato sull’indice Libor Usd 3 mesi + 1,00% (massimo 4,00% annuale). L’investimento minimo è rispettivamente di mille euro e duemila dollari Usa.