L'Economia

Piazza Affari, dentro i grafici nessuna bufera

I guai di The Donald non modificano (per ora) il trend rialzista Ma c’è chi porta a casa i profitti, mentre Fininvest compra...

- Di Adriano Barrì Patrizia Puliafito

Il caso Trump agita i mercati, ma non troppo. Nel giorno in cui hanno spirato più forte i venti del Russiagate, le Borse statuniten­si hanno messo a segno la peggiore seduta da oltre un anno: -1,8% per L’S&P500, -2,6% il Nasdaq. Ma il quadro di fondo appare tutt’altro che deteriorat­o. Non solo a giudicare dalla reazione dei mercati dopo il mercoledì nero. «L’intonazion­e positiva continua — commenta Enrico Nicoloso a capo dell’analisi tecnica di Websim.it —. Le indicazion­i dei grafici a livello mondiale sono piuttosto omogenee. Con S&P500, Dax e Msci World che consolidan­o i massimi assoluti raggiunti quest’anno, e indici più periferici, tra cui l’ftse Mib, che rimangono impostati per il proseguime­nto del recupero».

Le partite aperte

Un freno potrebbe però venire dallo stacco dei dividenti. Il più importante è quello di oggi che «spunterà» parte dei rialzi dei titoli e quindi degli indici. Nicoloso segnala anche come, «qualche nuvola arrivi dalla stagionali­tà non favorevole alle Borse sul finire della primavera e inizio estate. Il mercato obbligazio­nario rimane in una situazione piatta con tassi e spread che non anticipano immediati scossoni. E anche la forza dell’euro non è tale da modificare lo scenario di medio-lungo periodo. Ma gli obiettivi rialzisti dell’anno non sono ancora stati raggiunti e il rischio di qualche scivolone aumenta».

Stagionali­tà e turbolenze potrebbero quindi spingere alcuni investitor­i a monetizzar­e i guadagni delle ultime settimane. Lo scorso 5 maggio l’amministra­tore delegato di Amazon, Jeff Bezos, ha annunciato le cessione sul mercato di 1 milione di azioni pari che valgono un miliardo di euro. Una decisione attesa dato che Bezos deve finanziare lo sviluppo della società Blue Origin, attiva nelle esplorazio­ni spaziali. Ma anche in Piazza Affari, nel suo piccolo, è stata teatro di cessioni di partecipaz­ioni. Nella tabella i nomi delle società dove ci sono state le operazioni più rilevanti nel mese di maguna gio. A ingolosire gli investitor­i, probabilme­nte il fatto che l’indice abbia raggiunto i massimi dal dicembre 2015.

Chi si è mosso

Da segnalare due recenti e sostanzios­i collocamen­ti: Datalogic e Iren. Hydra, che possiede il pacchetto di maggioranz­a di Datalogic, leader nel campo della produzione di lettori di codici a barre, ha messo sul mercato 2,9 milioni di azioni, corrispond­enti al 5% del capitale, portando la propria partecipaz­ione al 62,2% circa. Il titolo pochi giorni fa era al massimo da 3 mesi, mentre da inizio anno il guadagno è del 35%. conferma che questo potrebbe essere il momento di portare a casa i profitti è arrivata da Banca Akros che ha ridotto la raccomanda­zione su Datalogic da accumulate (accumulare ndr) a neutra.

Presa di profitti anche su Iren, società dei servizi pubblici locali attiva tra il Piemonte e l’emilia Romagna. A vendere in questo caso sono stati il Comune di Reggio Emilia e di Parma che hanno messo sul mercato il 2% del capitale della società al prezzo di 1,98 euro, pari a uno sconto 4% rispetto alla chiusura del giorno prima. I due soci si sono impegnati a non vendere altre azioni nei prossimi novanta giorni.

Su Iren si è espressa pochi giorni fa Mediobanca Securities confermand­o la raccomanda­zione outperform (farà meglio del mercato, ndr) dopo i risultati del primo trimestre 2017 «più forti delle attese». Gli analisti hanno quindi aumentato le stime sull’utile per azione in media del 3% nel 2017-2019.

In controtend­enza si è mossa invece

Nuove opportunit­à d’investimen­to sbarcano nel recinto del reddito fisso. Una firmata da Banca Mondiale, con dealer Bnp Paribas, e due targate Banca Imi (la Banca d’investimen­to del gruppo Intesa Sanpaolo). Il nuovo bond sostenibil­e in dollari Usa di Banca Mondiale è atteso questa settimana sul Mot di Borsa Italiana.

L’obbligazio­ne della Banca Mondiale, in valuta americana, con durata decennale (scade il 22 maggio 2027), stacca una cedola annuale del 2,25% lordo. Come tutte le emissioni della World Bank anche quest’ultima nata si propone di combattere la povertà e le disuguagli­anze nel mondo. Il ricavato, infatti, come sempre, sarà destinato a investimen­ti socialment­e utili in diversi settori: sanità, istruzione, agricoltur­a, infrastrut­ture. L’investimen­to minimo è di duemila dollari Usa . Esiste anche la possibilit­à di rimborso anticipato a partire dalla fine del quinto anno, a discrezion­e della banca.

«Questa nuova emissione — spiega — Denis Beltramini di Bnp Paribas Fininvest che a maggio ha investito 20 milioni di euro in Mediaset comprando oltre 5 milioni di titoli sul mercato. Una operazione attesa considerat­o che il gruppo deve difendere la propri posizione sulla società di Segrate dall’aggressivi­tà di Vincent Bolloré.

Obbligazio­ni Jim Yong Kim, alla guida della Banca Mondiale. I bond emessi dall’istituto non sono soggetti al bail in e sono tassati con l’aliquota dei Btp: 12,5%

Corporate Institutio­nal Banking, — non è soggetta a bail-in e conferma l’impegno della Banca Mondiale nell’offrire ai risparmiat­ori italiani opportunit­à d’investimen­to sostenibil­i combinando rendimento con un emittente di prestigio». Ricordiamo che le obbligazio­ni benefician­o di una fiscalità agevolata del 12,5% e le emissioni in valuta straniera sono soggette al rischio cambio. La liquidazio­ne delle cedole e del capitale a scadenza avverrà nella valuta di denominazi­one.

Sempre sul Mot dal 18 maggio sono già disponibil­i le due nuove obbligazio­ni della famiglia Collezione, emesse da Banca Imi. Queste ultime, denominate in euro e in dollari Usa, sono quotate anche su Eurotlx. Il bond denominato in euro con vita decennale (scade il 17/05/2027), nei primi due anni riconosce un tasso fisso lordo del 3,40% annuo. Dal terzo anno fino a scadenza il rendimento sarà calcolato sull’andamento dell’indice Euribor 3 mesi più 0,50%, con un massimo del 3,40% lordo annuo. Il bond denominato in dollari Usa, con durata otto anni (scade il 17/05/2025), nei primi 4 anni offre un rendimento fisso lordo del 4,00% annuale. Dal quinto anno fino a scadenza, il rendimento sarà calcolato sull’indice Libor Usd 3 mesi + 1,00% (massimo 4,00% annuale). L’investimen­to minimo è rispettiva­mente di mille euro e duemila dollari Usa.

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 ??  ?? Compratori Marina Berlusconi: in maggio Fininvest ha arrotondat­o la sua quota in Mediaset per essere più forte nella contesa con Vincent Bolloré
Compratori Marina Berlusconi: in maggio Fininvest ha arrotondat­o la sua quota in Mediaset per essere più forte nella contesa con Vincent Bolloré
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