Borse Usa ed Emergenti per la laurea del figlio
Ho 35 anni, un figlio di tre e 10 mila euro di risparmi da investire. Meglio metterli subito da parte per la vecchiaia, ingabbiandoli (per i prossimi 35 anni) in un fondo pensione, oppure farli fruttare senza vincoli, ma rinunciando ai benefici fiscali?
Un’idea per il risparmiatore che, giunto a questo bivio, sceglie la strada del portafoglio è costruirne uno destinato, per esempio, a finanziare le spese per l’università dell’erede. Il paniere disegnato da Adviseonly per questa finalità è composto da 8 Etf, con un’esposizione significativa alle Borse, pari al 45%, coerente con l’orizzonte temporale considerato, 15 anni. «L’enfasi della componente azionaria è sullo stile value (titoli dal passo lento, con potenzialità inespresse ndr) sulle small cap americane e sui mercati emergenti», osserva Raffaele Zenti, strategist di Adviseonly. Ipotizzando rendimenti reali in linea con le medie storiche (3,3% per il paniere considerato), Zenti calcola, con una stima probabilistica, che al termine del periodo considerato — cioè quando il figlio si dovrà iscrivere all’università — potrebbe disporre di un capitale prossimo a 17 mila euro. Sui costi, come sempre, occorre tenere alta la guardia. «Un divario di un punto percentuale nelle commissioni di gestione si traduce, a distanza di 15 anni, in una differenza del 16% nel capitale disponibile. Diventa il 35% dopo 30 anni», precisa Zenti. La strada alternativa è destinare i 10 mila euro iniziali a un fondo pensione aperto. In esclusiva per l’economia, Progetica ha preso in esame l’ipotesi di una linea d’investimento bilanciata, 30% bond, 70% azioni. Tra 35 anni — quelli che mancano all’incasso del primo assegno dell’inps — il giovane lavoratore dipendente, che oggi guadagna 26.000 euro l’anno (lordi), potrà scegliere se tradurla in una rendita vitalizia di 1.067 euro l’anno, o riscattare in un’unica soluzione una quota del capitale accumulato (al massimo 50% del montante, ovvero la metà di 22.508 euro). Di nuovo, si stratta di una stima probabilistica elaborata da Progetica, al netto di inflazione e fiscalità, considerando costi, coefficienti di trasformazione in rendita e ipotizzando una continuità di versamenti fino al momento della pensione.
L’idea per un 35enne con bimbo di tre anni e 10 mila euro: Etf con il 45% in azioni E il 5% in materie prime