Il Sole 24 Ore

Sicilia, dalla Regione dote di 68 milioni per nuove infrastrut­ture di ricerca

La giunta approva la delibera alla base del bando che sarà pubblicato a settembre

- PALERMO — N. Am.

Sostenere la creazione di nuove infrastrut­ture di ricerca e ampliare quelle esistenti. È l’obiettivo del provvedime­nto approvato dalla Giunta regionale siciliana guidata da Renato Schifani che a ciò ha destinato oltre 68,2 milioni di euro. La Giunta, per ora, ha dato l’ok alla base giuridica del provvedime­nto che porterà alla pubblicazi­one di un bando con fondi provenient­i dal programma operativo Fesr Sicilia 2021- 27.

Il bando sarà pubblicato a settembre, così come si può vedere dalla calendariz­zazione fatta dal dipartimen­to Attività produttive guidato da Carmelo Frittitta. « Questo stanziamen­to - spiega l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo che ha presentato il provvedime­nto - è un passo fondamenta­le per il rafforzame­nto del nostro sistema di ricerca e innovazion­e. L’attività di sviluppo di nuove infrastrut­ture è un elemento cruciale per sostenere la crescita economica e la competitiv­ità delle imprese della nostra regione » .

Gli aiuti, spiegano dalla Regione, saranno destinati direttamen­te a organismi di ricerca ma anche alle imprese che con essi operino in partenaria­to. Tutti i soggetti beneficiar­i dovranno disporre di una sede operativa in Sicilia: sono escluse le imprese con codice Ateco ricadente nella produzione primaria di prodotti agricoli. Il finanziame­nto è finalizzat­o alla realizzazi­one di una serie di iniziative strategich­e, tra le quali promuovere la collaboraz­ione tra enti di ricerca, università e imprese, e supportare progetti innovativi che possano avere un impatto significat­ivo sul territorio. Gli interventi finanziabi­li, si legge nel provvedime­nto, includono la creazione di nuove infrastrut­ture di ricerca e di “prova e sperimenta­zione”, con operazioni di ristruttur­azione, ampliament­o e nuovi allestimen­ti tecnologic­i. Le soglie minime del programma di spesa per ogni progetto valgono cinque milioni di euro, mentre quelle massime arrivano a 20 milioni.

« Grazie a questo intervento - dice Tamajo - la Sicilia potrà attrarre nuovi talenti e risorse, migliorare la qualità della ricerca scientific­a e tecnologic­a e stimolare la nascita di start up e nuove imprese innovative. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema fertile, capace di generare opportunit­à di lavoro qualificat­o e favorire lo sviluppo sostenibil­e. Continuiam­o a investire nel futuro del nostro territorio, con l’obiettivo di rendere l’Isola un polo di eccellenza nel campo della ricerca e dell’innovazion­e » .

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