Mondini: « Niente panico, anche con rallentamenti le opere andranno avanti »
« C’è preoccupazione ma la vicenda non deve diventare un alibi per bloccare tutto »
« Nessun panico » , magari con qualche rallentamento, ma le opere e il cammino della regione « andranno avanti » . È questo il messaggio che Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria, trasmette agli imprenditori del territorio, mentre emergono nuovi particolari sull’inchiesta che coinvolge il presidente della Regione, Giovanni Toti.
« Il mio approccio a quanto sta accadendo - sottolinea Mondini - è pragmatico. Ritengo, anche per esperienza imprenditoriale, che nessuno sia insostituibile. Se in un’azienda, anche quotata, l’ad deve lasciare l’incarico per determinati motivi, nessun panico: si procede. È vero che, per quanto riguarda la politica, è un po’ diverso; e la paralisi è sempre a rischio, in un Paese dove la continuità amministrativa funziona poco e in cui, sei mesi prima di qualsiasi tornata elettorale, le attività dell’amministrazione si fermano. Quindi, senza dare valutazioni sul caso in sé, e fermo restando che, qualora ci siano questioni penali, ciascuno ne risponde singolarmente, è logico che, se in Liguria la carica del governatore dovesse rimanere vacante per un po’, o comunque compromessa, ci saranno ricadute su una parte delle attività di un ente importante come la Regione, da cui dipendono tante cose, legate anche alle attività delle imprese. Però ci armeremo di pazienza, come abbiamo sempre fatto, e ci adatteremo a convivere con questa situazione. Mi aspetto, peraltro, responsabilità da parte di tutti, perché nessuno tragga alibi da questa vicenda per bloccare la macchina amministrativa » .
Per quanto riguarda le opere infrastrutturali e i fondi Fesr, peraltro, Mondini non è pessimista: « Non vedo perché - dice - ciò che è già partito dovrebbe subire un rallentamento. Penso al Terzo valico e al nodo ferroviario di Genova. Le opere in cui Toti è commissario, come lo scolmatore del Bisagno, probabilmente rallenteranno. E anche su questioni industriali, come Piaggio Aero e Ilva, la figura del governatore è importante. Perciò, prima si chiarisce la sua posizione, meglio è. Ma, lo ripeto, nessun panico. C’è preoccupazione sulle grandi opere ma, per queste, i fondi ormai li abbiamo da tempo: qualcosa è andata avanti, qualcosa ha frenato; se si subiranno rallentamenti, pazienza. Ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza » .