Il Sole 24 Ore

L’equilibrio difficile tra tempi stretti e progetti di qualità

Pochi cantieri avviati

- Paola Pierotti

Il Pnrr è senza dubbio un motore di accelerazi­one, ma non ci sono ancora dati certi sulla capacità di incidere, in termini di qualità, delle nuove opere costruite. Le scuole sono veicolo di cultura e bellezza rivolte ai cittadini del domani, ecco perché il progetto e l’innovazion­e in tutte le fasi del processo non sono secondari: non mancano esperienze di successo che hanno a che fare con i concept piuttosto che le tecnologie costruttiv­e, in generale però la sfida è ancora tutta da vincere e il discrimina­nte si rintraccia spesso nelle forme di procuremen­t.

Per offrire al Paese più asili nido si corre ai ripari con un nuovo bando. Risorse che si vanno ad aggiungere ai quasi 660 milioni di due procedure per l’aggiudicaz­ione di accordi quadro multilater­ali, pubblicati da Invitalia ormai un anno fa. Altri accordi quadro erano stati promossi per gli edifici danneggiat­i dal sisma del centro Italia 2016; ma, ascoltando le voci dei progettist­i, di questi ultimi la gran parte degli accordi è ancora ai blocchi di partenza. Tra quelli avviati un paio sono nelle Marche, nei comuni di San Ginesio e di Montappone, entrambi assegnati al raggruppam­ento guidato dagli architetti di Settanta7 con Gpa, Studio Perillo e Stain Engineerin­g. Nell’ambito della maxioperaz­ione da 660 milioni tra le aggiudicaz­ioni l’avvio di tre nuovi asili e una scuola di infanzia a Carini ( Palermo), per 4,2 milioni di opere ( l’impresa Edilzeta dovrà realizzare entro settembre il 30% delle opere).

Iniziative che, diversamen­te dal bando Futura, con un maxi- concorso di progettazi­one per 212 nuove scuole, sono passate in sordina rispetto alle questioni della qualità delle opere. « Gli accordi quadro vanno bene in termini di velocità di assegnazio­ni – concordano i progettist­i – ma si ricevono incarichi a scatola chiusa, non di rado le documentaz­ioni sono carenti, e gli aspetti procedural­i allungano i tempi nelle fasi successive » . E la qualità? Da più fronti si lamenta lo scollament­o tra domanda della comunità scolastica e soluzioni calate dall’alto, più in generale si è puntato a fare, senza darsi il tempo di innovare. Progettare e costruire, con un risultato tangibile: basta scorrere i nomi degli aggiudicat­ari degli accordi quadro e riscontrar­e che le più frequenti sono le firme dell’engineerin­g.

Tra i cantieri oggi aperti in Italia non mancano comunque occasioni virtuose, come racconta Alessandra Segantini, co- fondatrice dello studio C+ S relativame­nte alla scuola primaria di Conegliano, finanziata con 5,3 milioni ( 3 del Pnrr), progettata in sei mesi, validata a dicembre 2023. « Sono terminate le fondazioni e tra due settimane inizia il montaggio della struttura metallica. Si tratta di uno dei tre prototipi di “scuole circolari” che C+ S ha disegnato per coprire l’intero ciclo educativo scolastico: due scuole materne/ nido a Venaria Reale, la scuola primaria di Conegliano e la scuola secondaria di Cervignano del Friuli » . Circolare è la forma degli edificipro­totipo, studiata per favorire la socialità, eliminando i corridoi, ma circolare è anche il sistema costruttiv­o con un kit di montaggio che si può smontare e riciclare a fine vita

‘ Gli accordi quadro velocizzan­o le assegnazio­ni, ma spesso allungano le fasi successive

dell’edificio. Tre diverse strutture ( legno per le scuole dell’infanzia e acciaio per la primaria e la secondaria) reinventan­o il rapporto tra pedagogia e spazio nei tre diversi cicli.

Spazio quindi all’industrial­izzazione edilizia, « alla costruzion­e in fabbrica da assemblare in cantiere – come racconta anche Daniele Rangone di Settanta7 – che per il polo di Passo di Treia ( Macerata), ha optato per una struttura in legno, in XLam, per tagliare i tempi e dare una risposta alla carenza di maestranze » . Opera da 3,2 milioni, con una scuola dell’infanzia e il nido. « L’incarico è esito di una gara di servizi di progettazi­one – spiega Rangone – quella degli accordi quadro è una sorta di chiamata alle armi, si diventa i referenti di zona per accelerare le procedure. In generale nella partita del Pnrr, per nostra esperienza hanno funzionato meglio al momento le procedure per le scuole più grandi, con enti locali strutturat­i per operazioni sopra i 10 milioni » .

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 ?? ?? Esempi virtuosi.
Il progetto per un asilo dello studio Settanta7 ( foto in alto) e l’immagine di un interno ( foto qui accanto) della scuola primaria di Conegliano disegnata dallo studio C+ S Architects
Esempi virtuosi. Il progetto per un asilo dello studio Settanta7 ( foto in alto) e l’immagine di un interno ( foto qui accanto) della scuola primaria di Conegliano disegnata dallo studio C+ S Architects

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