L’equilibrio difficile tra tempi stretti e progetti di qualità
Pochi cantieri avviati
Il Pnrr è senza dubbio un motore di accelerazione, ma non ci sono ancora dati certi sulla capacità di incidere, in termini di qualità, delle nuove opere costruite. Le scuole sono veicolo di cultura e bellezza rivolte ai cittadini del domani, ecco perché il progetto e l’innovazione in tutte le fasi del processo non sono secondari: non mancano esperienze di successo che hanno a che fare con i concept piuttosto che le tecnologie costruttive, in generale però la sfida è ancora tutta da vincere e il discriminante si rintraccia spesso nelle forme di procurement.
Per offrire al Paese più asili nido si corre ai ripari con un nuovo bando. Risorse che si vanno ad aggiungere ai quasi 660 milioni di due procedure per l’aggiudicazione di accordi quadro multilaterali, pubblicati da Invitalia ormai un anno fa. Altri accordi quadro erano stati promossi per gli edifici danneggiati dal sisma del centro Italia 2016; ma, ascoltando le voci dei progettisti, di questi ultimi la gran parte degli accordi è ancora ai blocchi di partenza. Tra quelli avviati un paio sono nelle Marche, nei comuni di San Ginesio e di Montappone, entrambi assegnati al raggruppamento guidato dagli architetti di Settanta7 con Gpa, Studio Perillo e Stain Engineering. Nell’ambito della maxioperazione da 660 milioni tra le aggiudicazioni l’avvio di tre nuovi asili e una scuola di infanzia a Carini ( Palermo), per 4,2 milioni di opere ( l’impresa Edilzeta dovrà realizzare entro settembre il 30% delle opere).
Iniziative che, diversamente dal bando Futura, con un maxi- concorso di progettazione per 212 nuove scuole, sono passate in sordina rispetto alle questioni della qualità delle opere. « Gli accordi quadro vanno bene in termini di velocità di assegnazioni – concordano i progettisti – ma si ricevono incarichi a scatola chiusa, non di rado le documentazioni sono carenti, e gli aspetti procedurali allungano i tempi nelle fasi successive » . E la qualità? Da più fronti si lamenta lo scollamento tra domanda della comunità scolastica e soluzioni calate dall’alto, più in generale si è puntato a fare, senza darsi il tempo di innovare. Progettare e costruire, con un risultato tangibile: basta scorrere i nomi degli aggiudicatari degli accordi quadro e riscontrare che le più frequenti sono le firme dell’engineering.
Tra i cantieri oggi aperti in Italia non mancano comunque occasioni virtuose, come racconta Alessandra Segantini, co- fondatrice dello studio C+ S relativamente alla scuola primaria di Conegliano, finanziata con 5,3 milioni ( 3 del Pnrr), progettata in sei mesi, validata a dicembre 2023. « Sono terminate le fondazioni e tra due settimane inizia il montaggio della struttura metallica. Si tratta di uno dei tre prototipi di “scuole circolari” che C+ S ha disegnato per coprire l’intero ciclo educativo scolastico: due scuole materne/ nido a Venaria Reale, la scuola primaria di Conegliano e la scuola secondaria di Cervignano del Friuli » . Circolare è la forma degli edificiprototipo, studiata per favorire la socialità, eliminando i corridoi, ma circolare è anche il sistema costruttivo con un kit di montaggio che si può smontare e riciclare a fine vita
‘ Gli accordi quadro velocizzano le assegnazioni, ma spesso allungano le fasi successive
dell’edificio. Tre diverse strutture ( legno per le scuole dell’infanzia e acciaio per la primaria e la secondaria) reinventano il rapporto tra pedagogia e spazio nei tre diversi cicli.
Spazio quindi all’industrializzazione edilizia, « alla costruzione in fabbrica da assemblare in cantiere – come racconta anche Daniele Rangone di Settanta7 – che per il polo di Passo di Treia ( Macerata), ha optato per una struttura in legno, in XLam, per tagliare i tempi e dare una risposta alla carenza di maestranze » . Opera da 3,2 milioni, con una scuola dell’infanzia e il nido. « L’incarico è esito di una gara di servizi di progettazione – spiega Rangone – quella degli accordi quadro è una sorta di chiamata alle armi, si diventa i referenti di zona per accelerare le procedure. In generale nella partita del Pnrr, per nostra esperienza hanno funzionato meglio al momento le procedure per le scuole più grandi, con enti locali strutturati per operazioni sopra i 10 milioni » .