Il Sole 24 Ore

Più speranze su Fed e Bce e trimestral­i oltre le stime: nove Borse sui massimi

Record storici per Parigi, Francofort­e e indici Ue: il mercato punta sui tassi

- Morya Longo

Borsa di Francofort­e: massimo storico. Borsa di Parigi: massimo storico. Borsa di Londra: massimo storico. Borsa di Amsterdam: massimo storico. Potremmo andare avanti, perché il rinnovato ottimismo sui possibili tagli dei tassi da parte di Bce, Fed e Bank of England ( frutto di una serie di eventi di questi giorni) ha letteralme­nte riacceso i mercati come lampadine e ha mandato 9 listini globali sui massimi storici. E quelli che non ci sono arrivati, come l’indice S& P 500 di Wall Street che ieri nel pomeriggio ha rallentato la corsa, sono appena appena sotto il record.

Dopo un periodo di turbolenza, sulle Borse globali è insomma tornato a splendere il sole. Per almeno due motivi. Uno: l’ottimismo rinnovato sulle banche centrali. Due: la stagione delle trimestral­i che sta sorprenden­do in positivo sia in America sia in Europa. Così ieri la giornata è stata positiva ( Milano + 0,93%, Francofort­e + 0,38%, Parigi + 0,38%, Londra + 0,63%) e il colpo di reni è stato sufficient­e per mandare nuove Borse sui record. Alcune ci erano già arrivate nei giorni scorsi.

Banche centrali

Il mercato fino a non molti giorni fa sembrava averci messo una croce sopra: le attese sui tassi in America si erano ridotte a un solo taglio tra novembre e dicembre. Anzi, si iniziava già a temere addirittur­a un nuovo rialzo del costo del denaro, perché gli ultimi dati avevano mostrato un’economia ancora tonica e un’inflazione troppo dura a morire. E per quanto riguarda l’Europa, si temeva che il taglio - scontato da tempo - a giugno sarebbe stato unico e isolato per mesi.

Poi una serie di eventi ha cambiato un po’ le aspettativ­e. Negli Stati Uniti gli ultimi dati sui sussidi alla disoccupaz­ione ( superiori alle attese) hanno aumentato le aspettativ­e sulla Fed: così ora il mercato è tornato a prevedere fino a due tagli dei tassi verso la fine dell’anno. In Europa ieri sono stati i verbali dell’ultima riunione della Bce a rafforzare le attese sul taglio di giugno. Ma anche la Bank of England in questi giorni ha aperto al taglio dei tassi. Così da un clima di « niente tagli » , i mercati sono passati ad un clima più speranzoso. E questo ha dato propulsion­e agli indici.

Le trimestral­i

L’altra benzina è arrivata ( ieri e negli ultimi giorni) dai conti trimestral­i. A Wall Street il 79% delle aziende ha superato le attese degli analisti, con uno scarto tra previsioni e realtà di oltre otto punti percentual­i. Non male. In Europa il 57% delle aziende ha battuto le stime, con uno scarto anche qui vicino agli otto punti. In entrambi i casi il numero di aziende che ha battuto le previsioni è superiore alla media dei trimestri passati, calcola Deutsche Bank. In generale - osserva Guseppe Sersale, partner di Anthilia -, gli utili sono cresciuti del 6,6% su base annua a livello globale, con una spinta a doppia cifra negli Stati Uniti e in Giappone. Altro motivo per sostenere le Borse.

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