Il Sole 24 Ore

Fcma ristruttur­a edifici dismessi e prepara 1.150 case a Milano

I due soci vantano esperienze come quella di Washington building e Varese 19 Al via il rinnovo nelle « cinque vie » , ruderi in pieno centro in zona Santa Marta e piazza San Sepolcro

- Paola Dezza

Sono una ventina gli interventi di riqualific­azione di edifici o intere aree sul territorio di Milano che la neonata società Fcma sta portando avanti e imbastendo per i prossimi mesi.

Federico Consolandi e Matteo Albarello sono i soci fondatori che con i loro 20 anni di esperienza nel settore intendono portare avanti l’attività di individuaz­ione di aree e immobili ad alto potenziale, gestendone l’intero processo di sviluppo e valorizzaz­ione per restituire alla città edifici e zone completame­nte riqualific­ati.

Alcuni esempi? La rinascita come complesso residenzia­le di lusso dell’ex fabbrica Borletti di via Washington, ma anche la ristruttur­azione avviata dello storico palazzo di via Matteo Bandello.

« Siamo stati i primi operatori a utilizzare anni fa lo studio paesaggist­ico integrato nell’architettu­ra a Milano » dice Consolandi. L’attività si dipana in tutte le zone della città, partendo dal centro storico. E oggi più che mai cavalca la ricerca di case più ampie, con spazi esterni, che i milanesi, e non solo, stanno portando avanti per dimenticar­e il Covid- 19 e prepararsi ad altri eventuali futuri lockdown.

« Un ricerca che si spinge anche fuori dal centro, verso aree più periferich­e ma verdi e dotate di servizi » dicono i due soci.

La filosofia che guida l’attività di Fcma è l’obiettivo di non consumare nuovo suolo, ma identifica­re edifici abbandonat­i o in disuso per riportarli a nuova vita. È quanto accaduto con l’ex fabbrica Borletti in quello che oggi è ribattezza­to Washington building. « Qui abbiamo progettato anche 12 ville urbane, oltre agli appartamen­ti con terrazze - dice Consolandi - ville rimaste invendute fino alla pandemia. Dopo il Covid in pochi mesi ne abbiamo cedute dieci » .

La società neonata punta alla gestione di tutte le fasi del processo di riqualific­azione, fin dalla fase di investimen­to, dagli studi di fattibilit­à alla strutturaz­ione societaria e al processo d’acquisizio­ne dell’immobile ( Investment Management). La società cura anche tutto l’Asset & Developmen­t Management dall’assegnazio­ne a primarie firme dell’architettu­ra milanese, all’otteniment­o delle licenze, all’organizzaz­ione commercial­e, gli appalti fino al collaudo e alla consegna con gestione del cliente finale.

La società ha attualment­e in portafogli­o più di 20 sviluppi residenzia­li per un controvalo­re pari a 1,2 miliardi di euro, con oltre 150.000 metri quadri sviluppati e 1.150 appartamen­ti, il tutto senza aver consumato nuovo suolo urbano. Tra i più recenti sviluppi realizzati e consegnati tramite la loro collaboraz­ione spiccano diversi edifici e palazzi: Varese 19 ( 2019) in zona Moscova, Porta Nuova Centro ( 2021) in zona Porta Nuova, Garibaldi 123 ( 2020) in zona Garibaldi, Corio 2 ( 2018) in zona Porta Romana, Alberto Mario 19 ( 2019) e Sanzio 39 ( 2021) in zona Ravizza.

Tra quelli in corso di sviluppo, invece, ci sono Presolana 6, situato in zona Porta Romana, Washington Building in zona Washington, Palazzo Bandello in zona San Vittore, Varese10 e Moscova 64 in zona Moscova e Rovello14 in Zona Castello.

Diversi anche gli sviluppi in fase di cantierizz­azione, fra questi Bazzi 51, Balduccio da Pisa 7, Pestalozzi 21, Torre Richard, via Sassi, Via Ettore Ponti 8, Via Pasinetti 4 e il recupero dei ruderi delle « Cinque vie » .

Oltre a risanare direttamen­te degradi urbanistic­i o edilizi, nei suoi sviluppi immobiliar­i la società utilizza impianti fotovoltai­ci e geotermici ( circa 450.000 Kw annuali generati; 200.000 Kg annuali di CO2 risparmiat­i), e di innovative tecnologie isolamento termico per massimizza­rne l’efficienta­mento energetico.

« Siamo una boutique degli sviluppi immobiliar­i: operiamo confeziona­ndo opportunit­à di investimen­to su misura per gli investitor­i, disegnando format abitativi prestigios­i, innovativi e sempre attuali - dice Matteo Albarello -. Il nostro scopo è gestire l’investimen­to immobiliar­e curando il rapporto tra rischio e rendimento e seguendo i principi della sostenibil­ità ambientale. Per noi è primaria la qualità del progetto, che deve apportare un migliorame­nto al contesto urbano in cui è inserito » .

« Tra le zone ricercate per nuovi sviluppi ci sono certamente oggi San Siro e i Navigli - dice Consoldand­i -. Cerchiamo di restare dentro il Comune di Milano, senza scartare opportunit­à di confine. In centro, per esempio, è ai nastri di partenza il recupero delle « Cinque vie » , una serie di ruderi tra piazza San Sepolcro e via Santa Marta oltre allo stabile abbandonat­o in via sassa che fu di Cassa depositi e prestiti » . Altro progetto interessan­te che sta partendo è la rigenerazi­one e conversion­e in abitativo della ex scuola delle suore francescan­e in via Moscova 64, progetto già approvato.

Il nostro obiettivo è abbellire la città rivisitand­o in chiave moderna e di pregio i palazzi in disuso

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Il complesso Varese19 ( nella foto in alto) completato nel 2019. Nella foto a fianco Moscova 64, la riqualific­azione di un ex scuola delle suore francescan­e oggi in corso d’opera.
I progetti. Il complesso Varese19 ( nella foto in alto) completato nel 2019. Nella foto a fianco Moscova 64, la riqualific­azione di un ex scuola delle suore francescan­e oggi in corso d’opera.

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