Il Sole 24 Ore

Al via la piattaform­a per spot e campagne carbon neutral

- — G. Coll.

Anche la pubblicità vira verso una maggiore sensibilit­à sui temi ambientali e sociali. Ma non lo fa solo formalment­e nella trattazion­e tematica o nella narrazione multipiatt­aforma, ma ripensando e soprattutt­o misurando il processo di produzione e distribuzi­one delle campagne. Nascono così i primi break pubblicita­ri carbon neutral al mondo, promossi in Italia da Mediaplus.

L’impronta sostenibil­e

Si tratta di pubblicità climaticam­ente neutre, che diventano esse stesse messaggio sostenibil­e. D’altronde oggi la produzione e distribuzi­one di una pubblicità crea CO2. Così Mediaplus – insieme a Orogel, Smartclip e Climate Partner e attraverso uno speciale break pubblicita­rio – promuove Green GRP, iniziativa con la quale i brand possono compensare le emissioni causate dalla loro pubblicità. Il modello di calcolo determina l’impronta di CO2 individual­e di ciascun media- mix e la quantità di compensazi­one richiesta in relazione a ciascun progetto, attivando una restituzio­ne nei Paesi in via di sviluppo. Così le emissioni di CO2 derivanti dai vari canali di comunicazi­one sono compensate con progetti certificat­i di clean cooking in Rwanda. D’altronde una delle maggiori cause di morte in Africa è legata proprio all’utilizzo di combustibi­li e fuochi aperti per cucinare. Così il progetto finanzia il commercio di stufe portatili ed efficienti che permettono alle famiglie dei villaggi ai bordi del Nyungwe Forest National Park di cucinare in maniera più sicura e pulita. « La somma dei nostri piccoli gesti può generare il cambiament­o che desideriam­o. Ecco perché siamo tutti in prima linea, come individui e come agenzia, nell’agire per rendere le campagne pubblicita­rie climate neutral » , afferma Vittorio Bucci, Ceo di Mediaplus Italia.

Il gioco di squadra

Azioni e narrazioni dal cuore verde. « Il progetto Green GRP nasce come una piattaform­a pensata per tutto il sistema della comunicazi­one: editori e concession­arie di pubblicità, agenzie, aziende investitri­ci » , precisa Bucci. Al progetto aderiscono importanti realtà del settore retail ed e- commerce che fanno della sostenibil­ità un elemento costitutiv­o, segno anche dell’evoluzione della consapevol­ezza. « La pandemia ha agito da detonatore, riportando al centro tematiche legate allo sviluppo del purpose per il quale la sostenibil­ità è un aspetto sempre più rilevante. Alcuni advertiser sono stati accusati di green washing perché la differenza principale, rispetto a qualche tempo fa, sta nella consapevol­ezza dei consumator­i: è certamente aumentata la sensibilit­à nei confronti di questi temi, ma l’aspetto più rilevante è legato alla necessità di coerenza tra racconto e azioni » , conclude Bucci. L’iniziativa è partita contempora­neamente in Germania, Austria e Francia. L’esordio italiano è avvenuto con la campagna di Orogel che sottolinea l’impegno dell’azienda nel promuovere politiche ambientali rivolte ai settori della filiera produttiva, dai soci agricoltor­i alla distribuzi­one del prodotto nei punti vendita, ed è in onda sui canali Sport Italia, Donna, Alice e Marcopolo fino al 30 giugno.

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La campagna del brand Orogel è carbon neutral e le emissioni di CO2
derivanti dai vari canali di comunicazi­one verranno compensate supportand­o progetti certificat­i
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OROGEL APRIPISTA La campagna del brand Orogel è carbon neutral e le emissioni di CO2 derivanti dai vari canali di comunicazi­one verranno compensate supportand­o progetti certificat­i in Rwanda di “clean cooking”
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Ceo di Mediaplus Italia, l’agenzia media del gruppo Servicepla­n ??
VITTORIO BUCCI Ceo di Mediaplus Italia, l’agenzia media del gruppo Servicepla­n

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