Il Sole 24 Ore

Cessione e sconto in fattura anche per il bonus mobili

Allargato l’elenco dei bonus per i quali è ammessa la monetizzaz­ione anticipata Trasferime­nto di crediti possibile per la rimozione di barriere architetto­niche

- Saverio Fossati Giuseppe Latour

Diventa possibile cedere il credito e ottenere lo sconto in fattura anche per il bonus mobili. Nel pacchetto di emendament­i votato dalle commission­i Bilancio e Finanze del Senato alla legge di conversion­e del Dl Sostegni ( Dl 41/ 2021) entra anche un’importante novità in materia di detrazioni per la casa.

La modifica, presentata dal M5s, aggiunge una nuova lettera all’elenco dell’articolo 121 del decreto Rilancio. Si tratta della norma che ha introdotto, in maniera generalizz­ata, la possibilit­à di fruire delle detrazioni casa in due modi: con uno sconto in fattura, anticipato dal fornitore che effettua l’intervento, o con la cessione del credito di imposta, anche a istituti di credito, in modo da monetizzar­e il bonus.

Il credito arredi

L’articolo 121 elenca una serie di detrazioni: dal superbonus al bonus facciate, passando per sismabonus ed ecobonus. Il bonus mobili, invece, non è incluso nella lista: l’unico modo per recuperarl­o è la detrazione in dieci anni in sede di dichiarazi­one dei redditi.

Con la modifica appena votata, cambia tutto: il bonus mobili diventa cedibile o immediatam­ente scontabile. Concretame­nte, vuol dire che si potrà chiedere al proprio fornitore di recuperare il 50% in fattura o si potrà andare in banca con il proprio credito. Restano ferme le regole generali: lo sconto per i mobili e i grandi elettrodom­estici deve essere, quindi, agganciato a una ristruttur­azione.

Barriere architetto­niche

Sul fronte delle cessioni, arriva un ampliament­o anche in materia di barriere architetto­niche. Stavolta, però, la modifica è stata anticipata da un chiariment­o del ministero dell’Economia nei giorni scorsi.

Per risolvere alcuni dubbi applicativ­i, nati dalla lettura della legge, il Mef aveva spiegato in commission­e Finanze alla Camera che « relativame­nte alle spese sostenute dal primo gennaio 2021 » , per la rimozione di barriere architetto­niche, « in alternativ­a alla fruizione diretta » può essere esercitata « l’opzione per un contributo sotto forma di sconto sul corrispett­ivo dovuto » o la cessione del credito.

Per dare più sostanza a quel chiariment­o, un altro emendament­o ( del Partito democratic­o) ha modificato, ancora una volta, l’articolo 121, inserendo nuove ipotesi di uti

‘ Nell’emendament­o anche le regole sull’eventuale Iva indetraibi­le, che rileva per il calcolo del 110%

lizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura. In questo modo, vengono richiamati esplicitam­ente, nel perimetro dell’articolo, anche gli interventi « di eliminazio­ne delle barriere architetto­niche » . Ammettendo, quindi, anche per loro la cessione del credito e lo sconto in fattura. Insieme agli interventi su autorimess­e e box auto.

Iva indetraibi­le

Una terza modifica, che andrebbe a modificare l’articolo 119 del Dl 34/ 2020 con un nuovo comma 9 ter, risolve invece un rebus normativo dando sanzione definitiva a una prassi già consolidat­a tra i profession­isti fiscali.

Gli interessat­i sono una categoria particolar­e di committent­i dei lavori interessat­i dal superbonus, cioè i pochi soggetti passivi Iva come gli Iacp, le cooperativ­e di abitazione a proprietà indivisa e le associazio­ni e società sportive dilettanti­stiche, mentre restano estranei alla modifica le imprese e i profession­isti.

Stando al testo dell’emendament­o, l’eventuale Iva indetraibi­le, anche parziale, da parte dei soggetti passivi Iva elencati prima « si considera nel calcolo dell’ammontare complessiv­o ammesso al beneficio » , quindi, in concreto, rileva per il calcolo dell'imponibile su cui calcolare la detrazione Irpef o Ires del 110%, « indipenden­temente dalla modalità di rilevazion­e contabile adottata dal contribuen­te » , come capita, per esempio, con il regime della legge 398/ 1991 per le Asd, la dispensa degli adempiment­i per operazioni esenti o il reverse charge interno.

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