Industria spina dorsale del Paese. Ora riforme e piano Recovery
Bonomi: « Le risorse ci sono » Barrese ( Intesa): « Abbiamo un ruolo chiave »
« Oggi definiamo la politica industriale dei prossimi 30 anni. L’industria è la spina dorsale del paese. Serve responsabilità. E vanno fatte le riforme, non abbiamo più la scusa di dire che non ci sono le risorse » . Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, parla collegato in video. In sala, nella sede della Luiss Business School, a Roma, Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: « La banca è il primo fornitore in filiera delle aziende, abbiamo un ruolo chiave non solo nel dare liquidità, ma nella comprensione delle dinamiche, incoraggiando e facilitando se ci sono situazioni critiche » .
Transizione ecologica, Piano nazionale di ripresa e resilienza, presenza delle donne nel mondo del lavoro. E poi ancora l’importanza della formazione e della competenza, in un contesto sempre più internazionale e digitale: sono stati toccati questi temi nell’appuntamento Leader For Talent, un ciclo d’incontri organizzato dalla Luiss ( nell’ambito del master in family business diretto da Fabio Corsico) tra i leader del mondo aziendale e gli studenti. Testimonial Barrese, intervistato da Sara Varetto, giornalista e dirigente di Sky Italia, e da Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore. Ma i protagonisti sono stati due, con il presidente di Confindustria che è rimasto sempre collegato ed ha risposto alle domande degli studenti.
Transizione ecologica e ambiente: è il tema principale del Pnrr, per
Barrese « la sfida del secolo, insieme al digitale. L’Italia ha un gap minore rispetto al percepito. La nostra piccola impresa è sempre attenta a questi temi. Come banca spingiamo e lo fa anche la Bce. Ci saranno ricadute positive su crescita e occupazione, con nuove professioni. Con il Pnrr abbiamo una dote da investire come non mai » . Più che i soldi, la grande occasione del Pnrr è fare le riforme « che aspettiamo da 25 anni, dalla Pa alla giustizia, al fisco al lavoro. Occorre una collaborazione tra pubblico e privato, avere l’ossessione della crescita, anche per ripagare il debito fatto » , ha continuato Bonomi.
Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione di imprese e famiglie 400 miliardi per i prossimi anni, come ha ricordato il direttore della Luiss Business School, Paolo Boccardelli ( proprio ieri la LBS, unica italiana, è entrata nell’Alleanza Future of Management Education, la più importante rete internazionale di Business School). Serve liquidità, ha detto Barrese, occorre allungare le scadenze dei prestiti garantiti: « Le aziende hanno bisogno di tempo, accelerando si rischia una ricaduta » . Attenzione anche alle donne: il ritardo strutturale dell’Italia vale 7 punti di Pil, ha sottolineato Barrese, ricordando l’impegno della banca, che ha più presenze femminili rispetto ad altri istituti. Ed ha citato Women at work, il prestito pensato per sostenere la natalità. Tutti hanno convenuto che la nostra manifattura durante la pandemia ha tenuto: « Reazione a testuggine – ha detto Barrese – tutto il sistema si è compattato » .
Economia, ma anche consigli: « Competenza, studiare tutta la vita » quello di Barrese. « Non smettete di sognare, il lavoro non deve essere fine a se stesso, abbiate la sete di conoscere » , è stata la risposta di Bonomi. Convinto che sì, esistono il talento e il genio. Ma che la chiave fondamentale per il successo sia il lavoro di squadra.