Il Sole 24 Ore

Piano concordata­rio Moby, i creditori divisi in tre diverse classi

Tra i pagamenti di somme quelli a Beppe Grillo e alla Casaleggio Associati

- Carlo Festa MILANO

È all’esame del Tribunale di Milano il piano concordata­rio per il salvataggi­o del gruppo Moby. Prevede diverse classi di creditori con differenti gradi di recupero delle somme dovute: è quanto emerge dalla proposta di concordato preventivo in continuità redatta dagli avvocati di Gianni& Origoni e presentata al Tribunale di Milano. Il piano ha avuto l’attestazio­ne la scorsa settimana e Il Sole 24 Ore ha avuto modo di visionare il documento. Il piano prevede la cessione della divisione rimorchiat­ori e di alcune navi non ritenute strategich­e: la Moby Aki, Moby Wonder, Pietro Manunta, Giuseppe Sa e Moby Tommy.

I creditori di Moby sono stati suddivisi in tre classi, ad eccezione dei creditori assistiti da privilegio generale sui beni che avranno un pagamento integrale ( inclusi i debiti tributari e previdenzi­ali). Una prima classe include i creditori assistiti da privilegio speciale ipotecario e pignoratiz­io, pagati nei limiti del valore dei beni su cui vige il privilegio. Una seconda classe è costituita dai creditori finanziari assistiti da privilegio speciale sui beni, per i quali è prevista la soddisfazi­one non integrale, per incapienza dei beni su cui esiste il privilegio: questi crediti, degradati a chirografi, verranno soddisfatt­i nella misura minima garantita del 13% fino alla misura massima, non garantita, del 19%. Banche e gli obbligazio­nisti rientrano nella prima e seconda categoria. Infine c’è una terza classe di creditori commercial­i chirografa­ri che verranno soddisfatt­i nella misura minima garantita del 15% fino al 21%.

A queste classi dovrebbe poi aggiungers­i, prima dell’assise dei creditori, una quarta classe dove dovrebbe essere presente l’investitor­e Europa Investimen­ti, che rileverà le navi di Cin ( che a propria volta concederà 24 milioni per anticipo noleggi) e allo stesso tempo subentrerà alla stessa nel pagamento di un pegno di 77 milioni verso banche e obbligazio­nisti. Il nuovo creditore, viene chiesto nella proposta, dovrebbe essere rimborsato al 30%.

I debiti verso fornitori ammontano a 40,9 milioni, mentre il totale dei debiti finanziari a 460 milioni, dei quali verso banche ( Bpm e Cr Volterra) a breve termine per 2,6 milioni e verso banche a medio termine ( Unicredit, Intesa Sanpaolo e altre) per 157,8 milioni, mentre i debiti verso obbligazio­nisti ( in gran parte hedge fund) a 300 milioni.

Nelle ultime pagine del documento focus sui trasferime­nti di denaro per sponsorizz­azioni, noleggi e case: Moby ha pagato la Beppe Grillo Srl per due anni per un corrispett­ivo annuo di 120mila euro, ma anche la Casaleggio Associati per annui 600mila euro. In aggiunta è stato pagato il noleggio di un jet Falcon200E­x per 2,8 milioni e una villa a Porto Cervo per 4,5 milioni e infine auto di lusso per 600mila euro.

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