Piano concordatario Moby, i creditori divisi in tre diverse classi
Tra i pagamenti di somme quelli a Beppe Grillo e alla Casaleggio Associati
È all’esame del Tribunale di Milano il piano concordatario per il salvataggio del gruppo Moby. Prevede diverse classi di creditori con differenti gradi di recupero delle somme dovute: è quanto emerge dalla proposta di concordato preventivo in continuità redatta dagli avvocati di Gianni& Origoni e presentata al Tribunale di Milano. Il piano ha avuto l’attestazione la scorsa settimana e Il Sole 24 Ore ha avuto modo di visionare il documento. Il piano prevede la cessione della divisione rimorchiatori e di alcune navi non ritenute strategiche: la Moby Aki, Moby Wonder, Pietro Manunta, Giuseppe Sa e Moby Tommy.
I creditori di Moby sono stati suddivisi in tre classi, ad eccezione dei creditori assistiti da privilegio generale sui beni che avranno un pagamento integrale ( inclusi i debiti tributari e previdenziali). Una prima classe include i creditori assistiti da privilegio speciale ipotecario e pignoratizio, pagati nei limiti del valore dei beni su cui vige il privilegio. Una seconda classe è costituita dai creditori finanziari assistiti da privilegio speciale sui beni, per i quali è prevista la soddisfazione non integrale, per incapienza dei beni su cui esiste il privilegio: questi crediti, degradati a chirografi, verranno soddisfatti nella misura minima garantita del 13% fino alla misura massima, non garantita, del 19%. Banche e gli obbligazionisti rientrano nella prima e seconda categoria. Infine c’è una terza classe di creditori commerciali chirografari che verranno soddisfatti nella misura minima garantita del 15% fino al 21%.
A queste classi dovrebbe poi aggiungersi, prima dell’assise dei creditori, una quarta classe dove dovrebbe essere presente l’investitore Europa Investimenti, che rileverà le navi di Cin ( che a propria volta concederà 24 milioni per anticipo noleggi) e allo stesso tempo subentrerà alla stessa nel pagamento di un pegno di 77 milioni verso banche e obbligazionisti. Il nuovo creditore, viene chiesto nella proposta, dovrebbe essere rimborsato al 30%.
I debiti verso fornitori ammontano a 40,9 milioni, mentre il totale dei debiti finanziari a 460 milioni, dei quali verso banche ( Bpm e Cr Volterra) a breve termine per 2,6 milioni e verso banche a medio termine ( Unicredit, Intesa Sanpaolo e altre) per 157,8 milioni, mentre i debiti verso obbligazionisti ( in gran parte hedge fund) a 300 milioni.
Nelle ultime pagine del documento focus sui trasferimenti di denaro per sponsorizzazioni, noleggi e case: Moby ha pagato la Beppe Grillo Srl per due anni per un corrispettivo annuo di 120mila euro, ma anche la Casaleggio Associati per annui 600mila euro. In aggiunta è stato pagato il noleggio di un jet Falcon200Ex per 2,8 milioni e una villa a Porto Cervo per 4,5 milioni e infine auto di lusso per 600mila euro.