Ferragamo chiude il 2020 in rosso per 72 milioni
Segnali di miglioramento dal primo trimestre 2021, soprattutto in Cina e Usa
L’annus horribilis per l’economia mondiale non ha risparmiato le società del lusso. È successo anche a Salvatore Ferragamo, che ha annunciato ieri di aver chiuso l’esercizio 2020 in rosso con una perdita di 72 milioni a fronte di ricavi consolidati scesi del 33,5% a 916 milioni di euro. Nell’ultimo trimestre dell’anno la flessione si è ridimensionata e il periodo è terminato con ricavi in calo del 20,4% e il risultato operativo ( Ebit) è stato positivo per 9 milioni.
Ulteriori segnali di miglioramento stanno venendo da questo primo trimestre 2021. La società sta assistendo a « una ripresa del mercato americano: a marzo c'é stata una maggiore frequenza dei clienti nei negozi » ha commentato Michele Norsa, vicepresidente esecutivo di Ferragamo, nella call con gli analisti, proseguendo poi: « La Cina cresce a doppia cifra e continuiamo a essere fiduciosi sul mercato cinese » , però « le nostre preoccupazioni sono relative all'Europa, dove l'evoluzione dello scenario pandemico non è chiaro, anche a livello di singoli Paesi. Per questo rimaniamo prudenti per l'Europa » .
Dello stesso tenore le dichiarazioni dell'amministratrice delegata Micaela Le Divelec: « Nel 2021 le vendite in Asia hanno registrato una performance migliore rispetto alle altre aree e in particolare sono andate molto bene in Cina, dove c'è stata una forte accelerazione » rispetto ai primi mesi del 2020. « Anche la Corea ha registrato una performance molto positiva nel retail, a doppia cifra » ha detto ancora la manager, affermando invece che l'Europa è stata colpita dai lockdown introdotti a inizio 2021 in vari Paesi: « Il quadro è incerto ed è difficile comprendere come evolverà la situazione » . Negli Stati Uniti, ha precisato Le Divelec, l'atmosfera è tornata positiva « da un paio di settimane » e anche il Giappone dovrebbe accelerare. « Ci adegueremo nelle varie aree man mano che cambierà il mood e con il ritorno alla normalità » , ha detto ancora sottolineando che la casa punta sulla strategia dell'omnichannel. Per altro, alla luce dei risultati, l'amministratrice delegata e alcuni consiglieri hanno comunicato di rinunciare, in tutto o in parte, al proprio compenso per il 2021.
Guardando al resto dell'anno, Norsa, infine, ha dichiarato di attendersi una ripresa dei viaggi internazionali, soprattutto nella seconda parte dell'anno e soprattutto in Asia, anche grazie alle Olimpiadi in Giappone, ma secondo il manager per tornare ai livelli pre- pandemia sarà necessario attendere il 2022 o forse anche 2023.
A dicembre, includendo l'effetto del principio contabile IFRS 16, la posizione finanziaria netta era negativa per 429 milioni. Ferragamo « nell'ottica di rafforzare la propria struttura e la solidità patrimoniale ha ritenuto opportuno incrementare l'ammontare delle linee committed in essere con controparti bancarie diversificate, accendendo tempestivamente ulteriori linee di finanziamento di breve e di medio/ lungo termine » si legge nel comunicato.